E' l'incremento organico il deterrente alla costrizione

Lavoratori,

l’amministrazione ha aperto la riunione di ieri chiedendo alle OO.SS. le priorità da affrontare nell’organizzazione generale del soccorso. Ribadendo la necessità non più procrastinabile di un aumento di organico abbiamo sottolineato la nostra indisponibilità ad organizzare e programmare carenze e criticità; queste solo grazie alla qualità dell’impegno dei lavoratori sono parzialmente sopperite, poiché il piano delle assunzioni compete ad altri. Come noto, inoltre, il riferimento numerico normativo dell’organico sul territorio è alquanto aleatorio e questo non solo consente a chi può di spaziare a proprio piacimento nell’arbitrio assoluto, ma rende esercizi improbabili istituti come la mobilità o i passaggi di qualifica. Le nostre determinazioni a riguardo, sono già state espresse nell’incontro con il Ministro e sembrerebbe che la Funzione Pubblica stia producendo delle ipotesi concernenti il precariato. Ciò legittima ulteriormente la richiesta di un preliminare incontro politico dopo il quale, assunti con certezza gli elementi necessari, si potrà passare alla discussione organizzativa.

L’amministrazione, da quest’ultimo punto di vista, preme per suo interesse. Prescindendo dall’involucro con il quale confeziona l’obiettivo, chiamandolo “progetto”, “organizzazione” o “linea”, è fin troppo chiara la sua natura e si chiama coercizione, un atto esecutivo del processo di militarizzazione, ovvero la sottomissione delle necessità dei singoli individui e dei loro affetti a quelle gestionali dell’amministrazione. Si vogliono utilizzare le peculiarità professionali del personale per costringerlo a sopperire alle carenze, sei istruttore? Sei obbligato alla trasferta! Hai il secondo grado? Devi prendere il nono!

USB non ci sta, si batte per affermare il principio che il lavoro sia l’attività in cui l’individuo proietti ed estenda la sua personalità, e contrasta tutto ciò che invece voglia relegarlo a semplice burattino. L’importanza della funzione che svolgono tutti i lavoratori del Corpo, ha questa potenzialità e deve essere impugnata quale leva delle rivendicazioni, altrimenti, se lo si lascerà fare all’amministrazione, è ben visibile all’orizzonte la qualità della vita che andrà a configurarsi.