Dopo Milano anche Roma si trasforma in un set cinematografico!
Quando la propaganda mediatica sarà finita i contingenti di pompieri impiegati per la fiction di Pisanu rimarranno una grande utopia
Prosegue senza sosta la rappresentazione mediatica dell’efficienza dello Stato sul territorio in caso di attacco non convenzionale. Oggi, con la simulazione di esplosioni in diversi luoghi della capitale, abbiamo assistito all’ennesima esercitazione organizzata dal ministro Pisanu per dimostrare la prontezza della macchina Statale in caso di attacco terroristico. Anche il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco vi ha partecipato con uomini e mezzi.
Nulla di più scenico. E’ stato impiegato un contingente di vigili, capi squadra, Capi reparto e funzionari tale che per una normale giornata romana rimane una stupenda utopia. Sono state sospese tutte le attività d’istituto che giornalmente vengono richieste dai cittadini, come ad esempio gli interventi di soccorso al “gattino” o alla “vecchierella” rimasta fuori casa; chiusi gli uffici della Centrale di Via Genova così da mettere a disposizione il personale giornaliero. In funzione della fiction è stato chiamato il personale in servizio presso la Scuola Formazione e Comandi di altre province nonché sono stati raddoppiati i turni come se fosse stata dichiarata l’emergenza.
Purtroppo domani, quando tutto ritornerà alla normalità e la propaganda mediatica del governo sarà finita, i vigili del fuoco si troveranno ad affrontare i problemi quotidiani di sempre legati alla carenza di organici e dei mezzi di soccorso che in gran parte risalgono al 1962 e che con riverniciature e maquillage vengono ancora utilizzati per riempire le autorimesse delle sedi.
Per tutto questo si ringrazia il ministro Pisanu il quale, da prode condottiero del Ministero dell’Interno e da rappresentante del governo, ha regalato a questo straordinario settore l’approvazione della legge 252 e successivamente quella dei decreti di attuazione militarizzando di fatto il Corpo nazionale. Gli scopi della trasformazione del rapporto di lavoro dei Vigili del Fuoco sono essenzialmente due:
1) togliere i diritti sindacali e personali ai lavoratori;
2) affibbiargli competenza di difesa civile nonché l’intervento in caso di attacchi non convenzionali.
Dopo tanti anni dedicati a svolgere nel Paese un ruolo primario di Protezione Civile e soccorso tecnico urgente, la Difesa Civile ed i poteri forti dello Stato imbavagliano i Vigili del Fuoco.
E’ dato certo che queste sceneggiate servono a ben poco visto che il soccorso tecnico urgente dei Vigili del Fuoco dipende dagli scenari che di volta in volta si presentano. Quando suona l’allarme la squadra parte con il bagaglio professionale di ogni operatore che valuterà sul posto il tipo di intervento da effettuare. Anche su questo il ministro Pisanu ha saputo intervenire diligentemente; in alcune parti del Paese, ha affidato ai volontari il compito di gestire il soccorso tecnico urgente così da non garantire un soccorso omogeneo sul territorio.
Che dire ancora!, se non grazie ministro per averci vestito da Krizia!