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FUA 2008

Nazionale -

Siamo stati convocati dal Dipartimento per discutere sulla distribuzione dei risparmi di gestione del FUA 2008; non è un refuso: si trattava  di decidere su come distribuire i risparmi dei risparmi del 2008, parliamo di cifre esigue, di circa 78 € lordi pro-capite.

Insieme alla convocazione "circolava" una bozza di ipotesi di accordo: bozza che abbiamo pensato fosse stata studiata dall’Amministrazione, sottolineiamo che “pensavamo” perché in questo momento, dopo gli accadimenti che si sono succeduti, non ci è dato da pensare su chi l’avesse formulata.

Si perché è successo anche questo: parte dell’Amministrazione si è presentata al tavolo della trattativa dichiarando inaccettabile l’ipotesi di accordo e proponendo di destinare la distribuzione dei fondi a trattative da svolgersi a livello Regionale.

Ci rimane una domanda in sospeso: ma se la proposta non era apprezzata dall’Amministrazione, se non era ritenuta  accettabile, perché si sono premurati di trasmetterla?

Possiamo forse pensare che la politica dell’Amministrazione sia in linea con una politica federalista? ma quando si parla di emolumenti a personale, legati da uno stesso contratto, che ci sia ad esempio il SAF  che  risiede in  Veneto che guadagna di più di quello che risiede nel Friuli, ci sembra alquanto improponibile.

Per brevità, ci è sembrato che l’ipotesi di accordo trasmessa non avesse né una madre né un padre, un’ipotesi figlia di nessuno ed è stato così che si è proseguito con una discussione inutile, senza traccia e  quando si è tentato di ricondurla alla norma, ci è stato ricordato “Brunetta”  giusto per interpretazioni repressive: certo è che nel momento in cui si è tentato di citare lo stesso Ministro per trasparenza o per pubblicazione dei curriculum dei dirigenti, si sia abilmente glissato.

Abbiamo sentito sigle che spingevano per una “spacchettamento” dei fondi: distinguere il FUA dei Direttivi da quello del personale operativo.

Ne abbiamo sentite altre apprezzare questa idea di diversificare il FUA regione per regione, di assegnare i fondi alle Direzioni Regionali e di delegare alla contrattazione di secondo livello la scelta di come e a chi destinare i fondi.

Abbiamo sentito parlare di meritocrazia, di necessità di premiare chi collabora al miglioramento del Corpo.

Qualcuno ha affermato che l’esiguità dell’importo, se distribuita su tutti i lavoratori, era tale da non consentire nemmeno una cena in pizzeria: e allora perché non rinvestirla? E allora chiediamo noi, perché non lasciare questi fondi  (ci abbiamo già fatto una riforma con gli stessi) all’Amministrazione per acquistare qualche APS?

Non ci capita spesso di doverlo ammettere, ma gli unici con cui invece abbiamo condiviso posizioni è stata la CISL.

Abbiamo concluso concordando dopo ore (per noi) di inutili trattative la stessa ipotesi di accordo che l’Amministrazione aveva "rinnegato" e cioè di destinare a tutto il personale una integrazione di € 78 pro-capite lordi, linea RdB.

Quello che rimane è comunque che, nell’imminente futuro, quando dovremo ridiscutere la distribuzione delle risorse del FUA (fondo unico di amministrazione), ci sarà chi sposerà le posizioni dell’Amministrazione, con il rischio di voler eludere quanto previsto dal contratto e qualcuno ingerire in maniera vergognosa sulla distribuzione dei fondi prodotti dal personale, che qualcuno vorrebbe poter far diventare patrimonio di pochi.

Una vergogna, forse qualcuno si è già dimenticato di vecchi (di qualche anno fà) percorsi ormai abbandonati perché ritenuti impraticabili, sperequativi,  che andavano a premiare ed incentivare questa o quella mansione, dimenticando che in un lavoro come il nostro, ogni professionalità è funzionale al lavoro della squadra e concorre all’organizzazione del soccorso tecnico urgente.

Ai lavoratori diciamo che il futuro che ci aspetta, non è sicuramente quello che rispetta ciò che vecchie battaglie sindacali hanno conquistato, ma rischiamo di dover domani ridiscutere e cercare di riaffermare diritti che pensavamo già aver ottenuto.

Come RdB abbiamo sostenuto con forza che quelli che sono da "premiare" sono i lavoratori (operativi - funzionari - amministrativi) che quotidianamente concorrono all'organizzazione del lavoro e pertanto del soccorso presso i Comandi, sul territorio e non quelli che il dirigente o il sindacato di comodo ritiene piu meritovoli di altri. Se fosse cosi, non comprendiamo visto che abbiamo il contratto di lavoro scaduto da quasi 30 mesi, come mai il Ministro il Sottosegretario o lo stesso Capo Dipartimento ed un domani il neo Capo del Corpo non vengano accompagnati alla porta in quanto non hanno raggiunto gli obbiettivi bla bla bla.

Forse rimarrà la sola RdB a sostenere che la crisi non la debbono pagare i lavoratori.