DIVIDE ET IMPERA
(per la felicità dell’amministrazione)
Negli ultimi tempi si è assistito ad un fiorire di sindacati, tra i quali alcuni particolarmente attivi nel diffamare tutti gli altri. Troppo facile accusare tutte le componenti sindacali dell’attuale grave e complessa situazione. In una democrazia devono convivere tante realtà e lo scontro, come la polemica, fanno parte della dialettica, ma quando si vive con personalismo eccessivo questi aspetti, mi sia permesso di dire, che non si è adatti a svolgere una funzione sindacale. La strategia di alcuni è oramai chiara, attaccare con lo scopo principale di delegittimare tutto il sindacato, facendo il gioco dell’amministrazione. Attaccano le nostre scelte, attaccano le firme nei contratti, senza ritegno alcuno, si accaparrano meriti che non hanno. La congiuntura economica mondiale, il vuoto politico che ci circonda, la vacuità della nostra amministrazione, sono forse colpe imputabili alle organizzazioni sindacali? Non dico che il sindacato sia scévro da responsabilità, ma dico torniamo con i piedi per terra. Il comparto sicurezza come panacea di tutti i mali è una assurdità. Basta guardarsi intorno, a parte i galloni, cosa ci abbiamo guadagnato? Abbiamo perso potere contrattuale e siamo sempre più in balia di scelte politiche che avvengono altrove, che non tengono minimamente conto delle nostre esigenze. Dare la colpa ai sindacati e soprattutto alla RdB, non solo è ingiusto, ma è falso. Le critiche mosse da qualche “scribacchino” di provincia, derivano da una superficiale e distorta analisi del momento che viviamo. Forse non siamo stati in grado, come sindacato, di trasmettere con abbastanza energia le nostre idee e i nostri successi. Abbiamo il dovere di tornare a coinvolgere il lavoratore, BASTA! con le false promesse, BASTA! Parlare di fantomatici comparti che renderanno tutti più ricchi e felici. Chi promette questo è in mala fede o è completamente sprovveduto. Voglio dunque fare un appello al dialogo, non per stemperare i toni, ma per cercare una strada comune, che possa portarci a rivendicare più soldi, più uomini, più mezzi. Poche richieste e chiare. BASTA! con i continui paragoni con la Polizia! Rivendichiamo insieme e con forza la nostra identità di VIGILI DEL FUOCO! Identità che porta con se il valore intrinseco di una funzione unica ed insostituibile. Per fare questo è richiesta la massima partecipazione. Non possiamo avere la pretesa di limitarsi a delegare gli altri e sperare che le cose cambino. NO! Non è così che funziona! Dovete tutti tornare ad interessarvi delle attività sindacali. Non fatevi scoraggiare da fanfaroni che infangano le nostre azioni e che promettono falsi miti. Chi segue l’RdB\CUB, sa benissimo, che sono anni che ci battiamo, per veder riconosciuti i diritti di tutti gli iscritti e non iscritti. Anche il 2007 è stato un anno di lotta, la RdB\CUB, compreso il sottoscritto, è scesa in tante piazze italiane, facendo parlare di se ed evidenziando i problemi del Corpo Nazionale. Purtroppo la maggior parte dei nostri colleghi era altrove. Nonostante la poca partecipazione e nonostante una criminale disattenzione politica, siamo riusciti a frenare il Patto per il Soccorso, ad ottenere all’interno dello stesso più risorse per 10 milioni di euro, abbiamo ottenuto il mantenimento del vecchio impianto normativo a garanzia dei diritti fondamentali dei lavoratori. Senza ostentazione, senza darsi pacche sulle spalle, stiamo andando avanti a denti stretti, consapevoli del momento di generale scoramento e dei problemi contingenti. Ma ora più che mai, lo ripeto fino alla noia, è importante tornare alla condivisione di valori comuni, alla solidarietà tra lavoratori a quel senso di squadra fondamentale per ottenere dei risultati. Con l’enfasi datami dalla passione per questo lavoro, vi invito a sostenerci in nuove e più efficaci iniziative future, che mirano ad aprire un dialogo costruttivo con l’amministrazione, portando proposte concrete.
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