DISTRAZIONE PERSONALE NAUTICO DAI TURNI DI SERVIZIO

Trieste -

Al dirigente provinciale dei VVF di Trieste

ing. Eros MANNINO

 

Oggetto: distrazione personale nautico dai turni di servizio.

 

Negli ultimi tempi si è vista una, sempre crescente, richiesta di distrarre dalle proprie mansioni il “personale” specialista nautico per coprire qualsivoglia tipo di carenza vere o presunte di personale nella sede centrale.

Tali sottrazioni di “personale”, che tengono gli equipaggi ad un perenne stato di minima operatività, non sono motivate da eventi eccezionali che peraltro sono adeguatamente normati per quanto riguarda il ricorso a questi operatori. Essi vengono giustificati da un eccessivo numero di partecipanti dello stesso turno ai corsi, a malattie, licenze o permessi di ore.

Non un caso di oggettive esigenze operative di soccorso contingenti!

Non giunge nemmeno notizia che il capo distaccamento abbia opportunamente avvisato del problema nelle settimanali riunioni congiunte.

Ora, si ricorda che tale personale, già fortemente rimaneggiato, mantiene mansioni specifiche che non possono essere supplite da altri operatori. Per tali peculiarità esso è stipendiato diversamente e concorre alle promozioni con modalità diverse, tendenzialmente limitative, nell'accesso alle qualifiche superiori, ma rimane l'unico, anche rispetto alle altre specializzazioni, ad essere impiegato in altre attività di soccorso.

A tal proposito si pongono i presenti quesiti:

  • Sarebbe giustificabile un ulteriore assenza per infortunio di uno specialista impiegato in operazioni non conformi alla propria specializzazione?

  • Quali giustificazioni si porrebbero davanti al magistrato nel caso di criticità rilevate in un intervento in mare a causa di un equipaggio rimaneggiato per le ragioni citate?

Se, come sappiamo, la coperta è corta si abbia il coraggio di chiudere la sezione nautica!

In attesa di sollecito riscontro, si inviano i saluti di rito.