Distaccamento di Cervia: una storia infinita

Comunicato stampa RdB-Cub Ravenna

 

 

 

Ravenna -

L’ipotetica apertura del Distaccamento “precario” di Cervia rimane, per quanto ci riguarda, subordinata alla contrattazione con le rappresentanze dei Lavoratori. Quanto dichiarato dal Dirigente mistifica la realtà, ma riguardo alla mancanza di correttezza nelle relazioni sindacali, l’Ing. Lupica non finisce mai di stupirci. Abbiamo letto anche tra le righe una velata minaccia, quando ha dichiarato:” …il personale che sarà comandato a recarsi a Cervia, una volta aperto il Distaccamento, non potrà esimersi dal farlo…”, lasciando intendere che, pur di raggiungere il proprio intento, è disposto anche ad adottare il pugno di ferro.

Ad onore del vero, i Vigili del Fuoco di Ravenna, pur ritenendo improcrastinabile l’apertura permanente di un Distaccamento nel comprensorio cervese ritengono, e lo hanno ribadito all’unanimità (un solo astenuto!) alla Assemblea generale di tutti i Lavoratori, che attualmente non vi siano più le condizioni oggettive per poterlo aprire, neanche per un periodo limitato di tempo. In merito a certe sue affermazioni, probabilmente dettate da irritazione e disappunto verso chi “vuole disturbare il manovratore”, ci piace rammentare al Sig. Comandante, che RdB-CUB rappresenta il 33% del personale Vigili del Fuoco della Provincia, sia Operativi che Amministrativi e conta 3 seggi alla RSU. Non si tratta quindi di una “… piccola parte, che è comunque opportuno ascoltare…” . L’Ing. Lupica è tenuto ad ascoltarci, in quanto organizzazione maggiormente rappresentativa e firmataria del CCNL, anche se ci fosse un solo iscritto. Alla Assemblea Generale di tutti i Lavoratori poi, erano presenti iscritti a tutti i sindacati, e hanno votato tutti no, accogliendo in malo modo le tesi del segretario della CGIL di categoria che si era mostrato (unico, contro anche ai suoi iscritti!) favorevole all’ipotesi di apertura, incrinando il fronte unitario che si era composto l’anno scorso con RdB-CISL-UIL.

In merito poi alla statistica: a titolo di esempio, il Distaccamento Portuale, nel 2003, periodo luglio- agosto, ha effettuato circa 350 interventi a presidio dei Lidi Nord, di una parte della città, e cosa ben più pericolosa, del porto e della zona industriale. Che succederebbe se, in caso di incidente rilevante, nel Polo Chimico dovesse intervenire la squadra del porto, dovendo attendere i “rinforzi” da Cervia, lungo la trafficatissima SS16? Questa è una delle incognite alle quali dovranno rispondere il Dirigente, ma soprattutto il Capo Dipartimento Morcone, il Sottosegretario all’ Interno Balocchi, che se ne sono infischiati di Ravenna, di Cervia e dei loro Cittadini.

Sulla questione, in allegato a questo comunicato, nel web, si pubblica l'articolo riportato dal Corriere di Romagna