Discontinui: fatti fessi, ma contenti?

Lavoratori,

sono anni ormai che le condizioni del personale Discontinuo peggiorano continuamente. Utilizzati all'occorrenza e scaricati alla prima occasione utile, si sono visti negli anni sorpassare nelle procedure di accesso al CNVVF dai volontari in ferma breve, dallo scandaloso concorso per ex ausiliari 2004/2005, da coloro che hanno svolto il servizio civile nei VV.F. e persino dai dipendenti privati di una ditta antincendio presso l'aeroporto di Cuneo Levaldigi. Prima del 1998 mai era successo che graduatorie concorsuali si chiudessero nonostante anni di proroghe, senza la completa assunzione di tutti gli idonei.

A questa pur gravissima situazione si aggiungono i continui ritardi nella corresponsione del salario, le voci estorte o sottopagate in busta paga rispetto al CCNL (TFR, ferie maturate e non godute, vacanza contrattuale, indennità di turno, FUA, etc.) la mancata trasparenza e legalità nel rispetto delle graduatorie sancite dal DPR 76/2004, la scarsa formazione, il mancato addestramento, l'insufficiente equipaggiamento di base, la totale mancanza di formazione ed informazione in merito al D.Lgs. 81/08, che ha causato seri infortuni fino alla recente morte del collega Luca Pinna.

Come se non bastasse la Legge finanziaria per il 2012 (L.183/2011), ultimo atto del Governo Berlusconi, ha dato il colpo di grazia a questi lavoratori: taglio del fondo per i richiami del 75% in due anni, da 130 milioni a 30 milioni nonché l'odioso provvedimento ad hoc, suggerito probabilmente dall'Avvocatura, col fine dichiarato di voler sabotare le migliaia di cause che il Ministero sta perdendo nei tribunali di tutta Italia contro i precari.

Con una situazione così disastrosa ci si aspetterebbe vedere i Discontinui che scendono in piazza inferociti così come fanno i colleghi Belgi e Spagnoli per situazioni nemmeno paragonabili come gravità a questa? invece i vari comitati Discontinui cosa fanno?

Si compiacciono dei tavoli che pensano di aver aperto sia con la politica che con l'amministrazione, si pavoneggiano, con reverenziali comunicati fiume , di essere andati ad incontri con sua “maestà” il Ministro, con sua “eccellenza” il Capo dipartimento, con “l'onorevole” tizio, col sindacalista caio ai quali continuamente vi si prostrano ed in totale sudditanza pendono dalle loro bocche, e che fino ad oggi non hanno fatto nient'altro che dispensare bugie e false promesse, più attenti alla pace sociale e alle prossime elezioni piuttosto che a cercare di dare una risposta a questi lavoratori.

Ma stiamo ai fatti, quali sarebbero questi atti che dovrebbero risolvere, a lor sentire, la questione di questa enorme platea di precari? C'è chi tra loro vanta come risultato della propria azione, la proroga alla graduatoria di stabilizzazione del 2007. Ebbene, perché vantarsi ieri, di un essere in una graduatoria che non ha scadenza e poi esultare ad una sua proroga? Nessuno si chiede perché prorogare un provvedimento che di fatto non dovrebbe avere scadenza? Possibile che nessuno si sia reso conto che la proroga della

stabilizzazione è un provvedimento monco dove nessuno ha messo un euro per le assunzioni? Perché portare come risultato vittorioso della propria azione la circolare ministeriale prot. 5746 del 21/02/2012 , che ha come effetto diretto il raddoppio dei 57 mila precari?

Questi errori madornali di strategia, come l'astenersi e il dissociarsi sistematicamente da ogni iniziativa di piazza, adducendo come motivazione il rischio di far saltare i tavoli di trattativa, hanno l'unica conseguenza di anestetizzare i precari e di compromettere le loro istanze lavorative.

A quali risultati concreti hanno portato questi sedicenti tavoli di trattativa? Farsi fotografare a braccetto con l'ex Ministro Maroni, andare ad elemosinare i propri diritti dal proprio carnefice ad Arcore, o avere un atteggiamento ubbidiente e remissivo dinanzi alle interviste in tv, non fanno altro che testimoniare la patologica sindrome di Stoccolma che attanaglia questi lavoratori.

Bisognerebbe avere il coraggio di dire le cose come stanno e cioè che senza una mobilitazione generale e massiva di tutti e tutte che porti i Discontinui uniti nelle piazze si avranno forse assunzioni col contagocce. E' arrivato il momento che i Discontinui compatti rifiutino i richiami, solo così si può mettere in crisi il sistema e solo così essi avranno finalmente quella visibilità e quella considerazione che meritano, poiché non saranno di certo i finti provvedimenti di facciata che questa politica, già in campagna elettorale, promette attraverso sterili impegni mai portati a termine, a risolvere i problemi.

Abbiamo perso il conto delle proposte di Legge mai attuate, delle interrogazioni, degli OdG e di tutte quelle proposte avanzate e mai portate avanti, i Discontinui sono precari a causa di una dirigenza incapace e di una politica che ha utilizzato questo strumento come un ammortizzatore sociale, moltiplicando a dismisura questo bacino di precari sul quale hanno prevalso i favoritismi, i familismi, le dinastie e le clientele. Ancora oggi questa politica vuole fagocitare il voto di questi lavoratori e lo fa nel peggiore dei modi, prendendoli in giro.

Discontinui sveglia!

Siete confacenti ad un sistema feudale di un'amministrazione che non vuole rinunciare alla sua manodopera ricattabile ed a basso costo, che non vuole privarsi della servitù padronale alla quale vi hanno costretto.

Discontinui sveglia!

Siete ostaggio di pseudo organizzazioni fuori controllo e con doppi fini, piegate alla volontà dei potenti nel quale imperversano personaggi senza scrupoli ai quali fanno gola esclusivamente le vostre tessere ed i vostri voti.

Discontinui sveglia!

Siete plagiati da una politica del non fare, che non ha nessun interesse nell'assumervi ma che vi tiene ovattati con provvedimenti di legge ridicoli ed improponibili, che basta leggerli per capire che non verranno mai attuati.

Discontinui sveglia!

Vi dicono che siete troppo vecchi per essere assunti e poi allungano i limiti d'età per fare questo lavoro.

Discontinui sveglia!

Vi hanno fatto perdere gli anni più belli della vita, senza nessuna formazione spendibile nel mondo del lavoro e ora ti cacciano senza darti né l'assunzione né gli indennizzi per la precarietà subita.

DISCONTINUO svegliati il posto di lavoro non è un privilegio ma un diritto, inizia a lottare perché il futuro non è scritto!