Dipartimenti dei vigili del fuoco: emergenza Abruzzo!!

La politica del gambero: un passo avanti e due indietro!!

 

Cari colleghi,

nell’ultima riunione, nel gennaio di quest’anno, ci siamo lasciati con tante promesse ma senza soldi… c’eravamo dati un appuntamento successivo al famoso e tragico 6 aprile… ma ci siamo visti oggi che decisamente è una data ben più tardi di ciò che ci eravamo promessi!!!

Ma l’Amministrazione ci ha abituati a questo ed altro, ed oggi abbiamo vissuto e sentito le stesse parole che già conoscevamo a priori e che gli stessi “attori” avevano riferito:

“…TRANQUILLIZZATE I COLLEGHI… I SOLDI ARRIVERANNO…” (A. Pini)

i punti della riunione di oggi erano due, e cioè, la situazione attuale dei termini di pagamento e se dobbiamo permanere come presidio in Abruzzo!?!

La USB, ha subito dichiarato all’Amministrazione la necessità di permanere in riferimento ai dati trasmessi dalla Direzione regionale dell’Abruzzo, che conta al gennaio 2011, un totale di ben 2979 (dati relativi al solo primo semestre attuale) divisi, rispettivamente in vari settori tipo:

  • GOS interventi 461;

  • SAF interventi 175;

  • SCE interventi 1772;

  • PG interventi 571.

Per di più tenendo presente che, nella stessa informativa regionale si legge, in maniera evidente, l’appello del Direttore regionale Basti a non lasciare l’Abruzzo , da ciò deriva per noi USB la richiesta di rimanere in questa regione fino a fine anno, ciò non toglie che a nostro avviso c’è necessità di chiarire le modalità di permanenza (dobbiamo aprire un dialogo con la regione Abruzzo, anche in riferimento a ciò che il contratto stabilisce cioè attuare, una convenzione che ci permetta di operare nel migliore dei modi).

Abbiamo comunicato all’Amministrazione che in riferimento alla nota dell’ufficio del Vice Commissario delegato per la tutela dei Beni Culturali, è proprio lo staff del Commissario Delegato per la Ricostruzione, che oltre ad esortarci a non abbandonare l’Abruzzo ci chiede l’incremento di almeno 5 squadre operative SAF, per il proseguo della messa in sicurezza degli edifici monumentali ed i beni ecclesiastici, onde evitare la perdita del patrimonio culturale, e di incrementare le attività del corpo nazionale in quella zona invece di “razionalizzare “ il tutto.

Senza contare che attualmente in base all’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri attualmente ed in futuro, i colleghi in deroga a tutte le norme sui trasporti e sulla tutela dell’ambiente (amianto e sostanze pericolose) continuano ad operare in situazione di pericolo sia per gli stessi operatori sia per l’incolumità della popolazione.

Teniamo presente che se riuscissimo ad attuare una serie di convenzioni, tipo quelle che sono state fatte in Campania o in Lazio, permetteremmo al personale dell’Aquila di poter, dare risposte alla popolazione che giornalmente ci cerca, piuttosto di rimandare le attività di soccorso, ed evitare quella incomprensibile direttiva dove il personale dell’aquila è escluso dal fare straordinario.

A parte il resoconto della giornata colleghi:

che facciamo?? SIAMO DISPOSTI AD ANDARE A CHIEDERLI QUESTI SOLDI a chi ci sta prendendo per i fondelli ormai da anni ??

NOI pensiamo sia arrivato il momento .. altrimenti con la preparazione della nuova manovra finanziaria dovremo NOI restituire gli stipendi a questi imbroglioni della politica !