DIMISSIONI

Nazionale -

Al Ministro dell'Interno

On. Angelino ALFANO

 

e p. c.                           Al Sottosegretario di Stato con delega dei Vigili del Fuoco

On. Giampiero BOCCI

 

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

 Prefetto Francesco Antonio MUSOLINO

 
Tramite:                                                                                                           
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Iolanda ROLLI

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Gioacchino GIOMI

Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott. Darko PELLOS

 

 

 

Oggetto: DIMISSIONI.

 

 

Egregio Ministro,

 

ci scusiamo per l’impertinenza dell’oggetto, della presente, ma dall’attenta analisi tratta dai risvolti quotidiani generati dal riordino del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco non possiamo fare altro che chiederVi un atto di appartenenza “forte”, alla nostra categoria, al fine di salvaguardare quell’immagine che proiettiamo nel paese. Nel rispetto degli oltre 700 mila interventi annui circa e di tantissimi altri cui non riusciamo a dare risposte.

Ci perdonerà, siamo sicuri, se abusiamo della Vostra squisitezza nel leggere la presente riprendendo le Vostre parole d’immagine del Corpo Nazionale. Poiché, riteniamo che allo stato attuale, proseguire in questi termini non solo vuol significare un abbassamento del dispositivo di soccorso generale, già questo è inaccettabile, ma significherebbe una vera perdita di apparenza, per i cittadini, di un ente che in questi anni ha saputo conquistarsi il ruolo di soccorritore a disposizione della popolazione nel paese …

Certo, potremmo parlarle di contratti scaduti e sistema previdenziale inesistente. Potremmo chiederle di affrontare il tema delle malattie professionali “ancora” non riconosciute alla categoria. Potremmo azzardare a suggerirle il modo di evitare il recupero crediti che il nostro dipartimento sta applicando ai lavoratori. Forse potremmo, tanto “pourparler”, citarle lo stato di degrado di sedi e strutture di servizio o sottolineare le esigue economie del Corpo Nazionale. Ma a noi sta, semplicemente, a “cuore” l’immagine. Del resto siamo folgorati ogni, qualvolta la politica parla di noi con toni dolci e di ammirazione. Lontani dalla realtà d’indifferenza e tagli cui siamo soggetti.

Non possiamo, come lei concorderà, sopportare la vista di una squadra di soccorso composta di quattro, forse anche tre, unità ultra cinquantenni che “scorrazzano” nel territorio su un mezzo immatricolato negli anni '70 nel tentativo di prestare soccorso. Comprendiamo e ammiriamo tutte le volte che lei ha “evidenziato” questo problema.

Allora ci aiuti, da buona guida politica, a poter dire al governo che abbiamo bisogno di ciò che ci spetta. Lo faccia con la forza e si appelli al coraggio di un vero “pompiere”… SI DIMETTA PER PROTESTA in aiuto ai Vigili del Fuoco… scriva la storia con noi! Difenda il nostro paese dall’Europa delle banche che azzerano il welfare e ci tolgono il diritto alla salvaguardia. Dimostri con le SUE DIMISSIONI che “ama” i Vigili del Fuoco e li reputa il “bene sociale” di questo nostro paese.

Nel motivare le sue DIMISSIONI potrebbe citare un dato oggettivo legato all’impossibilità economica dell'attuale Ministero a gestire economicamente i Vigili del Fuoco (solo il 6% delle risorse del Ministero sono dedicate all'intero dipartimento) e che gli stessi siano immediatamente trasferiti, per il bene del paese, sotto la diretta dipendenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi della Legge 225.

Noi nel ringraziarla, anticipatamente, del suo gesto le inviamo i nostri più sentiti saluti.