DILETTANTI ALLO SBARAGLIO
ovvero come disattendere il Protocollo operativo per gli interventi di soccorso sul Lago di Garda
Lo avevamo sostenuto in passato che questi accordi non favorivano l’efficienza e l’efficacia degli interventi di soccorso sul lago di Garda anzi li avevamo classificati come accordi capestri ma niente, ce li dobbiamo sorbire in nome di carriere facili e/o politiche di voti di scambio, chissà!
Dopo l’ennesima firma di un assegno in bianco, tutto a sfavore dei VVF, ci affidiamo per il Soccorso Tecnico Urgente a gente che di mestiere non fa certo il VVF. Come è possibile dare in mano il coordinamento di un settore così delicato a chi di coordinare non è capace e ce lo dimostra ad ogni intervento rilevante? I fatti.
La Guardia costiera avvisa i VVF di recuperare una imbarcazione alla deriva non meglio identificata. I VVf escono e recuperano un piccolo tender con a bordo effetti personali documenti ed altro. Nasce il dubbio che qualcuno possa essere caduto dall’imbarcazione e, dopo aver recuperato l’imbarcazione, si apre un intervento per ricerca persona. Tralasciamo tutti i disguidi tra sale operative VVf- Guardia Costiera e distaccamento VVf coinvolto per non spostare l’attenzione dal reale problema.
Siamo sul terminare del giorno, il turno diurno viene sostituito da quello notturno ma la notte non aiuta di certo le ricerche e si rimanda tutto all’indomani.
Dopo i primi disguidi soliti tra sale operative a cui non ci abituiamo e non capiremo mai, entro le 9.00 del giorno successivo all’evento, le imbarcazioni VVF e Guardia Costiera iniziano le ricerche del probabile disperso. Ci si chiede, da professionisti del soccorso, come mai non si attivino anche un elicottero per il sorvolo ed i sommozzatori per una perlustrazione nel punto nave dove è stato rinvenuto il tender ma, ahinoi, il coordinamento spetta alla Guardia Costiera e a loro spetta prendere certe decisioni che per tutto il giorno non arrivano.
Intanto si fanno inutili ed improduttivi passaggi con l’imbarcazione sotto costa per un tratto abbastanza ampio ed il tempo passa….
Arriviamo alle ore 18.00. Si attiva l’UCL VVF previsto nelle POS per ricerca persona che si posiziona nel paese più prossimo al punto nave in cui si è recuperato il tender. Viene fuori che i Carabinieri che avrebbero potuto cercare in ogni struttura ricettiva il nominativo della persona scomparsa, non sono stati ancora avvisati. Sono passate più di 24 ore!
Alla faccia del coordinamento!
Essere coordinati in questo modo equivale ad annichilire il valore insindacabile del Soccorso Tecnico Urgente. Da VVF non possiamo permetterlo.
Da VVF non dobbiamo permetterlo. Prima di coordinare bisogna essere capaci di lavorare e di capire l’importanza di una ricerca efficace e soprattutto tecnica di una persona dispersa. Cosa direste se un vostro familiare disperso fosse cercato in questo modo? Tanto vale rimanere in balìa degli eventi e fare finta che è più importante un pezzo di carta sottoscritto da carrieristi che un reale Soccorso Tecnico Urgente.
Rabbrividiamo a pensare che, ancora una volta, le persone che hanno sottoscritto questo accordo non abbiano la minima idea di come si svolgono i fatti nella realtà. In quale parte del mondo reale sono collocati? Dovevano per forza sottoscrivere un accordo del genere? Chi glielo ha imposto? A quale prezzo? Siete solo venduti o avete l’obbiettivo di eliminare i protagonisti del Soccorso Tecnico Urgente?
Troppe domande che non riceveranno risposta, troppe coscienze assopite, troppe carriere immeritate. Per l’ennesima volta, VERGOGNATEVI!