DIFFIDA AL PROSEGUO DEL RECLUTAMENTO COATTO DEGLI ISTRUTTORI E RELATIVA SOSPENSIONE DEI PROVVEDIMENTI IMPOSTI, INTRAPRESI, IN TAL SENSO

Nazionale -

Alla Direzione Centrale della Formazione

ing. Emilio OCCHIUZZI



e p. c. Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott. Darko PELLOS



Oggetto: DIFFIDA al proseguo del reclutamento coatto degli istruttori e relativa sospensione dei provvedimenti imposti, intrapresi, in tal senso.

 

La scrivente Organizzazione Sindacale, con la presente, diffida la Direzione Centrale della Formazione al reclutamento coatto degli istruttori professionali.

È ormai noto che l’amministrazione si trova in difficoltà nel reperire istruttori dal territorio, ci riferiamo nel caso specifico agli istruttori TAS. Ma è improponibile e contro la normativa contrattuale convocare d’ufficio questi istruttori, senza alcuno strumento normativo di riferimento.

Queste forzature del diritto sono inaccettabili, non stiamo parlando di istituti come l’emergenza ben normata o di trattenimenti in turno di servizio a seguito di esigenze comprovate, qui stiamo assistendo ad un sopruso, l’amministrazione si inventa che se un lavoratore si è formato come istruttore è obbligato a presentarsi ogni qual volta venga richiesta la sua opera, trascurando il particolare che questo lavoratore è a tutti gli effetti un vigile del fuoco impegnato quotidianamente sul soccorso, in un turno di lavoro definito come tutti gli altri, un cambio di orario, se non legato ad una emergenza a seguito di calamità, può avvenire solo su base volontaria. L’istruttore non ha uno stipendio diverso o un contratto diverso, non ha quindi obblighi diversi dal resto dei lavoratori. Questa amministrazione colpisce chi decide di impegnarsi, se oggi gli istruttori non danno minor disponibilità, il responsabile della formazione si faccia una domanda. A nostro avviso si doveva provvedere a dare la possibilità di formare i TAS 1 a livello regionale, si doveva inoltre programmare nel tempo nuovi istruttori, in ambito TAS i corsi sono fermi da tempo, gli istruttori sono pochi e in numero insufficiente per un progetto ambizioso che l’amministrazione ha concepito.

Gli istruttori oggi sono dei "volontari" e niente di più, l’amministrazione non si approfitti oltre della loro volontà e abbia la decenza di evitare atteggiamenti arroganti ed autoritari che prevaricano i diritti dei lavoratori, incidendo pesantemente sull’organizzazione familiare degli stessi e soprattutto creando un clima di scontento che nuoce gravemente alla qualità della formazione. Chi asserisce chi gli istruttori hanno il vantaggio nei passaggi di qualifica è in errore, perché non esiste un punteggio preferenziale, valgono le settimane di frequenza come ogni altro corso, inoltre arrivati ai fatidici 3 punti, ogni settimana supplementare vale zero. Poi se entriamo nel merito, la gestione dei passaggi di qualifica degli ultimi anni è stato un caos totale, una gestione disastrosa, vergognosa e sulla quale si dovrebbe stendere un velo pietoso e non tentare di usarli come merce di scambio.

Concludiamo con la diffida a procedere a convocazioni di ufficio degli istruttori, se qualche lavoratore subirà il sopruso di essere costretto a presentarsi a Roma per il corso permanenti contro la propria volontà, agiremo nelle sedi opportune. LA FORMAZIONE È UN COMPITO ISTITUZIONE DEL CNVVF, MA LO È ANCHE IL SOCCORSO ED IL RISPETTO DEL CCNL.