DICHIARAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE DI CATEGORIA

Nazionale -

 

Al Ministro dell’Interno

On. Matteo Salvini

 

Al Sottosegretario di stato all’Interno

 

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Vice Capo Dipartimento Vicario

ing. Gioacchino GIOMI

 

                  Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Capo Dipartimento

 Prefetto Bruno FRATTASI

 

 

       Tramite:                                                                                

Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento

Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento

Viceprefetto Roberta LULLI

 

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Vice Capo Dipartimento Vicario

Ing. Gioacchino GIOMI

 

Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI

 

 

Oggetto: dichiarazione dello stato d’agitazione Nazionale di categoria - volontà di promuovere lo sciopero Nazionale della categoria Vigili del Fuoco - richiesta del tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche.

 

 

La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all’oggetto, con la proclamazione dell'immediato stato di agitazione del personale del CNVVF chiede l'attuazione della procedura di raffreddamento ai sensi della normativa in vigore.

 

Premettendo che:

 

·       Sono trascorsi quasi 3 anni dal 2 Dicembre 2015 in cui l’amministrazione, rappresentata dal Direttore Emergenza, ha concluso la contrattazione del settore SAF, generando l’accorpamento di 4 livelli in 2 (basico e avanzato). Accordo non sottoscritto da questa OS con le motivazioni espresse nella nota a verbale, dove si annunciava ciò che adesso è palese a tutti, ovvero una incidenza sulla organizzazione del lavoro e una confusione sia nel settore che nelle specialità attinenti.

·        La circolare EM 10/2015, frutto di questa contrattazione, istituisce e disciplina il settore SAF con i due livelli, basico e avanzato. Peccato che dal 23/12/2015 le promesse avanzate nella contrattazione e inserite nella circolare, quella di “monitorare col massimo impegno”, confermato dal Direttore Emergenza, di fatto non è stato minimamente applicato.

·       La stessa circolare EM10/2015 organizza e struttura l’intero settore SAF, ma non vi è traccia di manuali operativi e/o formativi dei 2 livelli creati.

·       In nessun corso di formazione di base di nuovo ingresso di Vigili del Fuoco, come descritto in premessa nella circolare EM10/2015, si è mai svolto corso “Basico SAF”, né tanto meno si è provveduto all’aggiornamento del personale in servizio.

·       La circolare EM12/2016 disciplina la specialità SFA e SA. Emessa il 13/1/2016. Richiede come requisito il livello “SAF Basico” che, seconda la EM10/2015, è il personale formato SAF 1B

·       Sono stati effettuati numerosi corsi di formazione della specialità SFA dal 13/1/2016 senza il requisito previsto dalla EM12/2016 che oggi si vuol imporre come linea guida

 

Pertanto, alla luce di quanto esposto:

 

·    atteso che non esiste ad oggi nessun pacchetto formativo SAF Basico nonostante siano trascorsi anni dalla emanazione delle circolari citate, 

·    constatato che dal 13/1/2016 il dipartimento ha continuato a svolgere corsi formazione SFA a discenti con SAF1A, 

·        qualora si intendesse continuare sulla corrente volontà di imporre il requisito SAF Basico come equivalente del SAF 1B attuale, questa OS chiederà l’annullamento di tutti i brevetti e corsi somministrati a lavoratori con requisito SAF 1A, determinando la perdita del brevetto.

·    la misura della sospensione immediata della specialità SFA in ragione della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori ai sensi del Dlgs 81/08 e smi, in quanto, secondo quanto affermato dal datore di lavoro, non adeguatamente formato.

 

 ·     In questo caso sarà necessario l’intervento della Corte dei Conti    che dovrà analizzare tutte le spese sostenute da codesta amministrazione nello svolgimento dei corsi SFA somministrati a personale privo del requisito richiesto, dal 13/1/2016 ad oggi, valutando quindi la restituzione delle somme spese inutilmente dai Dirigenti regionali organizzatori

 

·   dei corsi, dalle spese logistiche e da quelle determinate dai compensi ad istruttori ed ai componenti commissioni di esame, che avrebbero procurato un danno economico allo Stato.

 

 

Pertanto, questa Organizzazione Sindacale, in ragione di quanto esposto, e di altro che ci riserviamo di esporre nella sede opportuna, dichiara lo stato di agitazione Nazionale e si richiede l’immediata applicazione della normativa vigente.

 

 

Si porgono cordiali saluti.