Dichiarazione dello stato di agitazione del Nucleo Elicotteri di Bologna da parte del Coordinamento Regionale dell'Emilia Romagna USB/RdB VVF.
Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco
Pref. Paolo Francesco Tronca
Al Pref. di Bologna Angelo Tranfaglia
Al Capo del Corpo Vice Capo Dipartimento Vicario dei Vigili del Fuoco
Ing. Alfio Pini
Al Responsabile del Soccorso Aereo
Ing. Salvatore Demma
Ufficio Relazioni Sindacali Dipartimento dei Vigili del Fuoco
Dott.ssa Iolanda Rolli
Al Direttore regionale dei Vigili del Fuoco Emilia Romagna
Ing. Domenico Riccio
e.p.c. Al Comandante Provinciale di Bologna
Ing. Antonio La Malfa
Questa O.S. proclama lo stato di agitazione ed attivazione della procedura di conciliazione e raffreddamento dei conflitti cosi come previsto dalla legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche.
Al Nucleo Elicotteri di Bologna si è creata una situazione non più tollerabile, stanno avvenendo fatti gravi che attengono alla sicurezza volo e al rispetto dei diritti del lavoratore. Pesanti denunce da parte della maggior parte dei lavoratori del Nucleo sono giunte alla nostra organizzazione, non possiamo più ignorare il clima di disagio ed insicurezza che regna presso questo reparto, che da anni si contraddistingue per professionalità ed efficienza (basti ricordare Torino 2006 e l’Aquila 2009). Ci sfugge il poco interesse fino ad oggi dimostrato da parte del Direttore Regionale e da parte delle massime autorità del Dipartimento che sono a conoscenza di una parte dei problemi, in quanto destinatari di una nostra nota inviata al dipartimento in data 21/09/2010 con oggetto il Nucleo stesso. Ignorare una denuncia che riguarda la sicurezza volo, soprattutto dopo l’ultimo tragico incidente di Bracciano, è da incoscienti. Ogni giorno che passa la situazione peggiora al Nucleo di Bologna, chi dovrebbe essere preposto alla gestione delle risorse umane è il primo responsabile della disastrosa situazione attuale. Non entriamo nel dettaglio delle questioni, che sono molte e ben articolate, questioni alcune, che potrebbero essere meritorie dell’attenzione di altri organi. Se non avremo un riscontro a breve, procederemo ad azioni di denuncia e lotta, al fine di riaffermare i principi di sicurezza e il rispetto dei diritti fondamentali.