Delegazione RdB al Ministero dell'Economia
Si apprezzano aperture, ma ora è necessario un reale cambio di rotta
A seguito del presidio di protesta in corso da ieri davanti al Ministero dell’Economia, una delegazione delle RdB-CUB P.I. è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia, Cons. Paolo De Ioanna.
Fra le priorità evidenziate dalla RdB c’è stata innanzi tutto quella di ristabilire con la CUB, quarta confederazione sindacale del paese presente al CNEL, relazioni sindacali paritarie a quelle intrattenute dal governo con le altre confederazioni.
A questo proposito De Ioanna si è impegnato a farsi promotore presso Palazzo Chigi di una inclusione della CUB al tavolo di confronto con il governo.
E’ stata inoltre esposta la piattaforma programmatica RdB sul Pubblico Impiego, profondamente alternativa rispetto a quanto emerso dalle anticipazioni sul DPEF e Legge Finanziaria.
"Apprezziamo l’apertura da parte del Ministero – commenta Paola Palmieri della RdB-CUB P.I. - ed ora ci aspettiamo da parte del Governo un reale cambio di rotta nelle relazioni sindacali. Intanto il nostro presidio continuerà fino alla mobilitazione nazionale del 7 luglio".
Oggi, davanti al ministero dell’Economia prosegue infatti il digiuno di protesta dei delegati del Pubblico Impiego. Dalle 9.30 alle 16.30 è previsto l’intervento dei lavoratori della sanità, che misureranno la pressione arteriosa e forniranno ai cittadini elementi di primo soccorso. Alle ore 15, assemblea pubblica dei precari della Pubblica amministrazione, in cui si discuteranno i risultati dell’incontro in corso stamane presso il Dipartimento della Funzione pubblica.
Anche domani 6 luglio proseguono presidio e digiuno, con interventi e performance dei Vigili del Fuoco.
Per il giorno 7 è prevista la mobilitazione nazionale del Pubblico Impiego, con assemblee ed iniziative nelle principali città.
"Se il DPEF rimarrà sulla linea già tracciata dalla finanziaria di Berlusconi, se verrà ribadito che 60.000 statali sono "di troppo", se nulla di concreto verrà predisposto per i precari, rimarrà confermato il nostro giudizio negativo e quindi considereremo la costruzione dello sciopero generale ", preannuncia Paola Palmieri.