Decreti attuativi: la RdB-Cub presenta la propria proposta
La RdB boccia la militarizzazione spinta e rilancia con delle idee.
Lavoratori, dopo la prima riunione tenutasi con l'amministrazione sull'attuazione della legge 252/2004, i giochi sul futuro dell'ordinamento professionale sono ancora più chiari. Un ordinamento dal sapore di altri tempi dove i "premiati " saranno coloro che per atti di audacia e coraggio particolari avranno la possibilità di scavalcare tutti gli altri.
Inoltre, l’applicazione della legge aprirà un far west tra i colleghi per ottenere una agognata promozione legata alla discrezionalità meritocratica certo non imparziale dei dirigenti.
Un vero e proprio asservimento al potere gerarchico, con uno sviluppo di carriera che nel migliore dei casi consentirà la conquista dei “gradi” di vice capo squadra dopo venticinque anni di servizio.
Con questo meccanismo, amministrazione e sindacati compiacenti, hanno rivenduto quello che trenta anni fa i lavoratori con scioperi e manifestazioni di piazza rigettarono. Oggi, dopo averci disarmato delle tutele sindacali e personali allora conquistate, infieriscono.
Nel corso della discussione, qualcuno ha chiaramente richiesto che l'assimilazione del nostro ordinamento fosse ancora più confacente a quello della P.S., senza ricordare che i sindacati di quella categoria sono da anni impegnati in vertenze per modificarlo e renderlo più democratico e meno improntato a regole autoritarie.
La RdB-CUB, come già affermato nel precedente comunicato ha rigettato qualsiasi ipotesi di discussione dell’ordinamento non rendendosi disponile a modificare e a fare da sponda a chi (leggi Cisl e Uil) ha preteso che si generasse un mostro del genere.
Oggi, alla luce di quanto accaduto nel sud-est asiatico, colpito da una calamità mai vista negli ultimi anni, la società si interroga sulla necessità di un sistema di protezione civile ben organizzato che sia strumento di previsione/prevenzione ed analisi dei rischi in ogni territorio, mentre il nostro governo sta militarizzando i Vigili del Fuoco trasformandolo in una forza di rapido intervento militare: " la brigata di pronto intervento"..
La politica sindacale perseguita da Cisl e Uil che non si è certo posta come obiettivo la costruzione di una società diversa e ben strutturata, dove sia possibile non preoccuparsi di intervenire militarmente ma soccorrere le popolazione in caso di emergenza o calamità naturale, suscita oramai oltre che sdegno, pena profonda.
La RdB-Cub con il contributo e l’appoggio dei lavoratori, con un documento che verrà diffuso nei prossimi giorni proporrà un proprio modello di ordinamento, dove sia previsto uno sviluppo di carriera per valorizzare il ruolo del corpo nazionale nella società, senza imporre gerarchie penose.
I lavoratori potranno così decidere se accettare la strada proposta dall’ amministrazione e da OO.SS. compiacenti, oppure se aprire un fronte di mobilitazione con la RdB-Cub per il riconoscimento di un ordinamento professionale che tenga conto della professionalità acquisita e del lavoro svolto in questo paese.
Pertanto nei prossimi giorni, con la partecipazione dei componenti del Coordinamento nazionale, saranno indette in tutto il territorio assemblee per informare i lavoratori che esiste realmente la possibilità di sostenere una proposta alternativa a quella dell’amministrazione.
PARTECIPATE NUMEROSI
Ne vale del VOSTRO futuro