DALMINE APERTO O CHIUSO ?

QUALE FUTURO PER I VIGILI DEL FUOCO ?

 

Bergamo -

Cari colleghi oggi, presso il l’aula magna del polo Didattico di Dalmine si è svolta un’importante tavola rotonda organizzata dalle OO.SS. locali con presenti: il seg. nazionale CGIL VV.F., il sindaco di Dalmine, il Comandante VV.F, il responsabile sicurezza della Confindustria, il presidente della Comunità Isola Bergamasca , con la partecipazione (più un “mordi e fuggi”) degli onorevoli Sanga e Misiani (Ulivo) e con la partecipazione di sindaci della zona e di loro rappresentanti.

 

Ovviamente, vista la sede, il tema principale è stato “quale futuro per il distaccamento VV.F. di Dalmine?” . Dopo una breve introduzione sul fatto che, oltre ai vf, la provincia di Bergamo sconta la disattenzione decennale da parte di Roma in tutti i campi della pubblica amministrazione e delle infrastrutture, la parola è stata data agli onorevoli che hanno ribadito che gli impegni assunti a livello nazionale saranno rispettati e che per Dalmine stanno già avendo contatti con il sottosegretario on. Rosato, che ha la delega per i VV.F., il quale ha confermato l’ampliamento del polo didattico con una nuova ala ( no comment ) che ospiterà oltre ai vv.f. la protezione civile di Dalmine.

 

L’on. Rosato sarà a Bergamo prossimamente e sottoporremo anche a lui le nostre problematiche.

 

Gli interventi degli altri presenti alla tavola rotonda si sono concentrati sull’importanza che riveste il nostro servizio in generale e in particolare per l’area di Dalmine sia per la densità di popolazione sia per il numero di industrie a rischio per incidente rilevante; sul fatto che c’è una carenza cronica di personale (motivo per il quale il dist. di Dalmine è aperto solo saltuariamente grazie all’impegno dei colleghi della sede e continuerà così visto che non ci sono assunzioni a breve termine per poter assegnare il personale); sull’importanza del polo didattico e sul suo ampliamento e sul fatto che siamo sempre stati visti dalla politica tutta come un costo e non come un beneficio (corsi 626, prevenzione incendi, scuola sicura, ecc).

 

Il seg. nazionale della CGIL spiega che l’on. Rosato ed il Ministro stesso cercheranno di modificare la finanziaria per inserire stanziamenti per i VV.F. (attualmente non vi è 1 euro), l’eccessiva carenza di personale aumenta i carichi di lavoro ed aumentano gli infortuni ed i decessi, a fine anno vi sarà un corso di 100 unità per coprire i pensionamenti dell’anno scorso che sono stati di circa 600 unità e questo fa capire quanto contano i VV.F a Roma. Sono intervenuti i rappresentanti regionali e locali delle OO.SS. sottolineando la difficoltà di lavorare in queste condizioni, sul fatto che Bergamo non ha l’attenzione che meriterebbe la decima provincia d’Italia, che non dobbiamo affidare ai soli volontari quello che è il lavoro dei Vigili permanenti professionisti del soccorso , che comunque svolgono un impartente ruolo di affiancamento alla componente permanente.

 

Molto si è discusso, ed è stato il punto centrale dell’intervento della Rdb/Cub, sull’importanza di stabilizzare la componete discontinua (precari) dei Vigili del Fuoco, in particolare con concorsi regionali , che risolverebbero, in parte, il problema del pendolarismo e permetterebbero un immediata assunzione di personale già in parte preparato, vestito e stipendiato (dati forniti dalla CGIL: ogni anno il ministero spende per pagare il personale discontinuo l’equivalente di 2300 unità permanenti). Al governo, la RdB/Cub, non chiede nulla di più di ciò che è scritto nel suo programma (stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione) a costo zero cioè senza modificare la finanziaria, in quanto se ci sono i soldi per pagare i discontinui ci sono già anche per assumerli.

 

La RdB non è d'accordo con è la proposta della CGIL di richiedere ore di straordinario per mantenere operativo il distaccamento perché si rischia che questa diventi la soluzione definitiva e non temporanea come doveva essere. Questa non è una soluzione accettabile in quanto siamo sempre noi a dover risolvere i problemi di una disattenta amministrazione centrale.