DA PRECARI, A VOLONTARI, A ..... ESTINTI!!!
Per i finti Volontari dei Vigili del Fuoco, il 23 dicembre 2014 arrivano gli auguri del dipartimento dei Vvf... auguri in gran parte non graditi, perché senza nessun preavviso alle Organizzazioni Sindacali, l'amministrazione, con un colpo di mano, DIMINUISCE I GIORNI DEI RICHIAMI PER I DISCONTINUI DA 20 A 14!!
Dunque il titolo di questo comunicato parla da solo! Il lavoro dell'amministrazione per lo smantellamento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco continua; nonostante i continui proclami dei vari Capi di Governo succedutisi in questi anni a favore del lavoro dei Vigili del Fuoco, ognuno ha fatto del suo per smontare pezzo pezzo la nostra organizzazione.
Spending review, a discapito dei lavoratori e del soccorso -e lo abbiamo visto nei continui disastri avvenuti negli ultimi anni, da L'Aquila a Viareggio, alla Liguria, alla Concordia, al traghetto Norman Atlantic- , con tagli continui a mezzi, a forniture di indumenti a norma, alle sedi e non ultimo al personale: permanente e discontinuo.
Negli ultimi anni, status di precari cancellato (divenuto "volontario"), niente malattie, niente TFR, senza nessun diritto, ma con tutti i doveri di un normale collega "lavoratore" a tempo indeterminato; con il Turn-over praticamente bloccato, ci sono state assunzioni con numeri blandi, e per di più si continua a tagliare sui precari, i famosi "ventigiornisti" di cui l'amministrazione da decenni si serve per i più svariati motivi, e che sono quella parte di personale che contribuisce con numeri non di poco conto, a far muovere un sistema con gli ingranaggi molto arrugginiti.
Adesso è la volta del taglio non solo al numero di richiami annuali, ma anche a giorni che compongono i richiami: da 20 a 14 giorni.
E 14 non è un numero a caso: dato che 15 è il numero minimo dei giorni per poter acquisire anche il rateo tredicesima (unica voce "extra" che gli spetta), l'Amministrazione, ha pensato bene di fare un richiamo minore di 15 gg così da tagliare anche un'altra voce sulla busta paga; si aggiunge poi l'ovvia diminuzione dello stipendio base, la diminuzione della voce "altri assegni" e delle indennità di rischio.
In questo modo forse riusciranno ad arrivare a 6-700 € per il rotto della cuffia. Inoltre, c'è il rischio più che verosimile, di non arrivare a lavorare il numero di giorni necessario per percepire l'assegno di disoccupazione. Se calcoliamo che per molti questa è l'unica fonte di reddito, l'ISTAT si prepari perchè per l'anno prossimo si prevederà un aumento esponenziale di percentuale di "poveri"...
In termini di disservizi, avremo squadre scarne (costringendo i permanenti a straordinari su straordinari), uffici svuotati, sedi come Capannelle deserte, senza contare i servizi delle squadre lavori e dei servizi di soccorso svolti dai Cinofili (quasi tutti discontinui).