D. L.vo 217/05 (ordinamento professionale);
attualmente soldi zero
Lavoratori,
nell’incontro relativo alla revisione dell’ordinamento professionale avutosi oggi presso il Viminale, l’amministrazione ha illustrato le modalità secondo le quali procedere. In primo luogo restringere il numero della delegazione trattante ad un solo componente per O.S., al fine di ottenere un confronto più ordinato. A nostro avviso la questione è qualitativa non quantitativa, poiché se non si disturba chi parla il problema non sussiste.
Si apriranno due tavoli paralleli, uno per il personale non dirigente e direttivo e uno per uno per il personale dirigente e direttivo.
La RdB ha ribadito l’inapplicabilità di questo ordinamento al Corpo e la nostra contrarietà a progetti a costo zero, la presenza ai tavoli quindi sarà legata solo all’impegno di spostare l’ago della bilancia verso i lavoratori.
La motivazione di queste convocazioni è causata dalla volontà del sottosegretario di addivenire ad una proposta unitaria del sindacato da considerare ai fini delle modifiche. Sembra un modo per addossare le responsabilità ad altri del fatto che ad oggi non è previsto alcun finanziamento per l’ordinamento professionale. La politica conosce benissimo e da tempo le divergenze esistenti, tra l’altro è in possesso delle numerose osservazioni inviatele. Infatti si farà carico di porle reciprocamente a conoscenza delle OO. SS. affinché pervengano, “limando”, alla sintesi che l’amministrazione è incaricata di ottenere.
Si è fatto oltremodo appello alla “stessa barca” in cui ci si trova per ottenere risultati nell’interesse di tutti, un tentativo di diluire ogni identità, in special modo quelle che più ragionano per le tasche dei lavoratori, per la loro dignità e i loro diritti che, come abbiamo visto e previsto, l’ordinamento sta mano a mano erodendo. Tale erosione si manifesta anche nella disorganizzazione che sostanzialmente colpisce i lavoratori nelle condizioni di lavoro (dai passaggi di qualifica al terremoto) ed è diametralmente opposta all’immagine, ora eroica ora stucchevole, che invece ci si vuole attribuire. Non perde tempo in questo l’amministrazione, infatti ha l’ardire di presentarci, a latere della riunione, il figurino dell’uniforme ipotizzata per la banda musicale, un remake dell’800, ulteriore bocconcino da dare in pasto ai media a fini propagandistici.
Non possiamo aspettarci altro, c’è chi ha il compito di curare l’immagine e chi di tutelare i lavoratori. Abbiamo notato che c’è un po’ di confusione in questo, almeno dal favore non di poche OO.SS. riscontrato nel salutare la nuova idea-immagine.