CRITICITA' INQUADRAMENTO PERSONALE VVF AIB - EX CFS

RICHIESTA INCONTRO

Nazionale -

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

Prefetto Bruno FRATTASI


Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Gioacchino GIOMI

Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI



Oggetto: criticità inquadramento personale VVF AIB – EX CFS. Richiesta incontro.


La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all’oggetto, segnala una serie di criticità che di fatto creano una sperequazione ai danni di detti lavoratori. Premesso che la normativa di riferimento - D.Lgs. 177/16 – recepita ai sensi del Decreto Madia ormai all’interno del D.Lgs 139 si evidenzia come:


- All’art 12 - Contingenti del personale del Corpo forestale dello Stato

 

a) tenendo conto dell'impiego, alla data di entrata in vigore del presente decreto, nelle unità dedicate all'assolvimento delle funzioni trasferite a ciascuna delle medesime Amministrazioni, e in particolare:

 

2) per le competenze attribuite al Corpo nazionale dei vigili del fuoco ai sensi dell'articolo 9:

- centri operativi antincendio boschivo (COAB);

- nuclei operativi speciali e di protezione civile (NOS);

- linee volo dedicate o impiegate per le specifiche attività, nella consistenza indicata nella tabella A di cui al comma 1; centro operativo aereo unificato (COAU);

b) tenendo altresì conto dei seguenti criteri:

2) per le competenze attribuite al Corpo nazionale dei vigili del fuoco ai sensi dell'articolo 9, l'anzianità nella specializzazione di direttore delle operazioni di spegnimento (DOS) e, a parità di

Anzianità nella specializzazione, la minore età anagrafica;


- All’art. 15 - Personale che transita nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco

1. In relazione al transito di cui all'articolo 12 e per assolvere alle specifiche competenze di cui all'articolo 9, sono istituiti i ruoli speciali antincendio boschivo (AIB) a esaurimento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, come da tabella B allegata al presente decreto, nei quali è inquadrato, secondo le corrispondenze indicate nella predetta tabella, mantenendo la stessa anzianità di servizio e lo stesso ordine di ruolo, il personale che transita dal Corpo forestale dello Stato. Conseguentemente, i ruoli ordinari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco sono rideterminati come da tabella C allegata al presente decreto.

2. Al personale appartenente ai ruoli a esaurimento di cui al comma 1 si applicano, nell'ambito dei posti di cui alla tabella A, dell'articolo 12, comma 1, le disposizioni vigenti per il corrispondente personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco in materia di stato giuridico, progressione in carriera e trattamento economico.

Di fatto, invece, lo stato dell’arte è il seguente: i lavoratori ex C.F.S. il quale sono transitati nel C.N.VV.F. con i provvedimenti del Capo del Corpo Forestale dello Stato del 31/10/2016, successivamente recepiti e ratificati con Decreto del Ministero dell’Interno n. 3198 del 28/12/2016 in base ai criteri definiti dall’art. 12 del D. Lgs. 177/16. Tra i criteri di transito, i NOS ex CFS (Nuclei Operativi Speciali e di protezione civile) risultano in posizione primaria in funzione dell’impiego ordinario del personale ad essi assegnato. I NOS sono stati istituiti con Decreto del Capo del CFS 17/07/09 con compiti e funzioni inerenti il concorso al coordinamento delle operazioni terrestri nella lotta attiva agli incendi boschivi anche attraverso la gestione delle squadre di intervento messe a disposizione delle regioni o dagli enti preposti. All’attualità risulta un impiego improprio e disomogeneo del personale, caratterizzato da un forte demansionamento e da una dequalificazione di quelle professionalità determinanti il transito. I nuclei ex CFS, vivono nella completa disorganizzazione subendo un vero e proprio arretramento delle funzioni. Il personale viene gestito sul territorio attraverso interpretazioni soggettive e personalistiche da parte dei comandanti provinciali i quali, non potendo contare su una chiara linea organizzativa di riferimento nazionale, utilizzano le risorse creando forti disparità di trattamento. Si citano alcuni esempi di discriminazione denunciati da varie parti del territorio:

- il personale non viene considerato idoneo all’impiego di attività DOS, nonostante l’attestazione che ne ha determinato il transito. Non ha accesso ad una formazione specifica. In alcuni casi può affiancare il DOS VVF, senza possibilità di gestione operativa. Si sottolinea che un consistente numero di DOS transitati dall’ex C.F.S. hanno la qualifica di Ispettori o Sostituti Direttori Antincendio, posizione gerarchica che impedisce loro l’esercizio della direzione delle operazioni;

- ad oggi alcuni colleghi non hanno ancora eseguito gli accertamenti medici atti all’ottenimento dell’idoneità all’attività operativa;

- non viene concessa la possibilità di accedere alle turnazioni di lavoro proprie del personale operativo ordinario;

- non vengono organizzati corsi di formazione specifica necessari per rendere il personale idoneo all’attività operativa;

- il personale viene impiegato in attività di spegnimento manuale subendo un arretramento delle funzioni e delle competenze possedute (Il transito si basa sulla professionalità relativa al coordinamento terrestre ed aereo);

- dopo quasi 6 mesi, non vengono corrisposte le competenze accessorie relative al servizio svolto: turni, festivi, straordinari;

- non esiste una graduatoria di mobilità ruolo AIB, ed è preclusa la possibilità di accedere a quella nazionale ordinaria (ad oggi non è possibile presentare domanda di trasferimento);

- il reparto volo, operativo per tutte le attività di soccorso come operazioni AIB, ricognizione, ricerca, trasporto persone e supporto unità terrestri, a tutt'oggi non è messo nella condizione di piena operatività rispetto ai protocolli operativi del CNVVF;

- non è possibile accedere ai servizi in convenzione resi dal CNVVF;

- non esistono norme che definiscano le modalità di avanzamento di qualifica.


QUANTO FINORA RIPORTATO CONTRASTA TOTALMENTE DAI DETTAMI EX ART. 15 DEL DECRETO MADIA


A livello operativo, si riscontrano quindi gravi carenze organizzative, che rendono inoperoso il contingente ex-cfs, con enormi conseguenze sulla corretta gestione delle competenze assunte dal CNVVF a seguito della soppressione del CFS.

Il servizio DOS, a titolo d'esempio, è assicurato nella fascia oraria diurna per 12 ore di servizio. Le “effemeridi” verranno coperte in caso di intervento in atto, con anticipo del servizio e/o prolungamento orario in relazione alle contingenti necessità. Questa organizzazione crea un allungamento dei tempi di reazione all’emergenza, in virtù del fatto che il ROS, normalmente formato per la gestione di incendi di interfaccia, si trova nella posizione di gestire uno scenario di incendio per il quale non ha formazione specifica (tipologia e reazione al fuoco delle diverse specie di vegetazione, propagazione del fronte rispetto alle condizioni metereologiche, orografiche ecc.) e sul quale deve coordinare le operazioni di terra ed attivare eventualmente il servizio aereo che necessita, però, della presenza del DOS VVF, unico abilitato a tale funzione. Considerato il numero esiguo di tale figura, risulta improbabile un impiego tempestivo ed utopica la presenza contemporanea su eventi coincidenti. Questa nuova organizzazione (i DOS CFS, in servizio H24, erano abilitati a coordinare sia le forze di contrasto a terra, sia gli aeromobili della flotta regionale e, eventualmente della flotta dello Stato con relativa contrazione dei tempi decisionali e di intervento) ha già creato danni al patrimonio boschivo come la cronaca nazionale ha già ampiamente rimarcato.

Per quanto esposto, visto la evidente mancata gestione normativa ed operativa di questi lavoratori ed in ragione delle migliori condizioni da prospettare per il futuro carrieristica degli stessi si chiede un riassetto delle assegnazioni previste dal D.Lgs 177/16 che lasci “anche” una possibilità di transito tra amministrazioni dello Stato alla luce delle discriminazioni economiche, funzionali, professionali e personali subite con l’assegnazione coatta; nell’immediato si chiede un intervento volto alla corretta definizione della posizione giuridico-economica, anche retroattiva, del personale transitato nei ruoli del CNVVF dal 1 gennaio 2017.

Si rimane in attesa di chiarimenti.