Corso specialisti nautici 2010

Al Capo del Corpo (Ing. Alfio Pini)

 

Al Direttore Centrale della Formazione (Ing. Gregorio Agresta)

 

Al Dirigente dell’area IV (Ing. Emanuele Franculli)

 

e, p.c. Al Coordinatore Nazionale RdB/USB VV.F.

Palermo -

In riferimento al corso per specialisti nautici che codesta Amministrazione ha intenzione di programmare, questa organizzazione sindacale intende apportare il proprio contributo per il miglioramento e la funzionalità di detta specializzazione in base alle esperienze acquisite negli anni di servizio nei distaccamenti portuali del territorio nazionale, per ovviare a disservizi e inefficienze del servizio di soccorso tecnico urgente in mare. Di seguito vi elenchiamo le nostre considerazioni e migliorie:
1) Bandire un corso per specialisti nautici che preveda la doppia specializzazione poiché con attenta e scrupolosa osservazione si è costatato che il doppio brevetto (padrone di Barca e Motorista navale) è molto più funzionale rispetto al singolo. In primo luogo, perché si ha la possibilità con poche unità di gestire sempre e comunque il servizio, inoltre, si rende omogenea la squadra ponendo tutti allo stesso livello di mansioni, competenze e conoscenze degli impianti e delle attrezzature che si trovano a bordo delle imbarcazioni e motonavi in dotazione al Corpo Nazionale. Si rende inoltre più semplice ed efficace la gestione delle risorse umane (con 4 padroni di barca in servizio senza un motorista, l'imbarcazione è fuori servizio e viceversa con 4 motoristi senza un padrone di barca). Ancora, si lascia la gestione e le responsabilità della squadra ai sottufficiali e alla gerarchia naturale del ruolo dei vigili del fuoco evitando che un motorista, seppur graduato, non può essere il Comandante dell’unità navale. Si avrebbe inoltre la disponibilità in caso di inidoneità alla conduzione dell'imbarcazione per motivi sanitari di continuare a prestare servizio con l'altra specializzazione , evitando di perdere la professionalità e l’esperienza acquisite negli anni .

2) Aumento dell'età anagrafica di accesso al corso da 35 anni a 39 anni e diminuzione degli anni di servizio per l’accesso al concorso da due a uno, solo per questa tornata selettiva. In merito al corso in oggetto abbiamo costatato che gli ultimi quattro scaglioni di vigili permanenti assunti, che fanno parte del concorso degli ex discontinui e delle vecchie graduatorie , hanno un'età media dai 34 ai 40 anni e un'anzianità di servizio di uno o due anni scarsi rischiando quindi, se non si eleva l'età di accesso al suddetto corso da 35 a 39 anni e non si diminuisce l'anzianità di servizio da 2 a 1 anno per l'accesso al corso, di non avere candidati disponibili e, comunque, di discriminare gli ultimi scaglioni dei vigili permanenti assunti escludendoli a priori.

Sicuri di un favorevole riscontro porgiamo distinti saluti.