Contratto nazionale di lavoro: Proclamato lo stato di Agitazione

Niente contratto Niente assunzioni...stato di agitazione, avviate le procedure di raffreddamento

 

 

 

Roma -

Lavoratori,

in data odierna è stato proclamato lo stato di agitazione e avviate le conseguenti procedure di raffreddamento imposte per legge.

La politica delle grandi promesse del governo Berlusconi, alle quali conseguono come sempre fatti insignificanti, si dimostra ulteriormente dannosa per tutti. Sono passati oltre 15 mesi dalla scadenza del CCNL ed ancora oggi manca la direttiva del governo per aprire le trattative.

La RdB ha da tempo presentato presso l'ARAN la propria piattaforma contrattuale 2002-2005.

Il Governo non ha emanato la direttiva sul rinnovo del contratto e di conseguenza i tempi per l'apertura del tavolo contrattuale si profilano molto lunghi.

Lo stesso "attendismo" però, non si manifesta nei confronti delle politiche di riforma del Corpo nazionale, sempre più subalterno ad altre amministrazioni dello Stato. L'ordinanza sull'emergenza nazionale, emessa in occasione della crisi provocata dalla guerra all'Iraq, ha riproposto il dualismo tra Corpo nazionale e protezione civile.

La RdB ritiene che il "conflitto" tra il Dipartimento dei Vigili del Fuoco e quello della Protezione civile comporti un peggioramento delle condizioni di lavoro e una sempre più evidente incapacità dell'Amministrazione di gestire le emergenze.

In perfetta continuità con quanto detto sopra, arriva un altro attacco teso a far arretrare le condizioni dei lavoratori; si tratta delle assunzioni nel Corpo nazionale. Una nota del Capo dipartimento informa che in base alle risorse stanziate in Finanziaria, sono state autorizzate solo 200 assunzioni nel prossimo mese di luglio. I posti saranno ripartiti attingendo dal concorso 184 posti (150 unità) e del concorso 173 posti (50 unità).

L'Amministrazione ha chiesto un ulteriore incremento di personale, 460 unità, dove non viene riservato nessun posto ai vigili discontinui in quanto la graduatoria verrà di fatto cancellata. Questa scelta è gravissima poiché non risolve l'annoso problema del precariato nel Corpo nazionale.

Se il Governo non fornirà garanzie su queste tematiche, la RdB promoverà nelle prossime settimane lo sciopero nazionale con una mobilitazione a sostegno della vertenza.

In allegato l'informativa del capo dipartimento relativa alle assunzioni