Contratto di lavoro: Il governo ha fretta e necessità di chiudere ! i lavoratori un po' meno!
IPOTESI DI ACCORDO PER IL PERSONALE NON DIRETTIVO E NON DIRIGENTE DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO Quadriennio normativo 2006 - 2009 biennio economico 2006 - 2007
Lavoratori,
il Governo ci ha convocato in fretta e furia per la conclusione del contratto di lavoro, quella parte normativa che non è stata affrontata, nella precedente tornata, per questioni legate ai tempi di sottoscrizione e quindi di applicazione della parte economica, e deve essere chiusa prima delle festività pasquali.
Lo fa attraverso i sottosegretari di stato On. Scanu ed On. Rosato, i quali nella loro relazione di introduzione ci fanno sapere che: “l’incontro non è formale ma sostanziale anche perché il governo ha dimostrato una attenzione particolare al corpo nazionale” ed altre chiacchiere simili, questo, per quanto riguarda la prima parte “politica” e dopo si aprirà quella più tecnica.
Per quanto ci riguarda, il nostro intervento di replica al Governo è stato completamente di rigetto alle affermazioni sentite, in quanto, tutta questa attenzione rivolta al Corpo nazionale non l’abbiamo per nulla registrata. La nostra categoria era in forte stato di sofferenza, ed oggi in stato di coma ci troviamo.
Abbiamo sostenuto come RdB/CUB, secondo noi cosa più rilevante, che allo stato attuale, dopo due anni di Governo di sinistra, registriamo solo alcuni provvedimenti intrapresi che hanno tagliato le gambe ai lavoratori, e ci riferiamo al memorandum, all’accordo sul welfare state, al sistema previdenziale, ma anche alla questione salariale.
Questione salariale che, oggi in più riprese, i vari programmi degli schieramenti che si presentano alle politiche hanno messo al primo posto, ciò a significare che, quanto da noi affermato ai due sottosegretari, ha forte fondamento anche nel comune sentire in mezzo ai lavoratori.
La replica del governo è stata secca e stizzita a tal punto che non hanno nemmeno atteso di ascoltare altri interventi o la discussione della seconda parte. Sul piano “tecnico” ci è stata consegnata una bozza di “ipotesi di accordo”, per il personale non direttivo e non dirigente del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, contenenti una quindicina di articoli, per dare l’impressione di aver completato tutta la parte contrattuale quadriennio normativo 2006/ 2009!
Uno scarabocchio, dove tutta quella parte normativa che, secondo i fautori della riforma (attenzione NON soldi), dovevamo avere allineata agli altri, non è possibile sottoscriverla poiché ogni articolo, che eventualmente dovremmo collocare dentro, ha un costo! Siccome soldi non ce ne sono, fino alla prossima finanziaria, forse, si predispone solo un articolato da far approvare alla corte dei conti, che non alcun costi. Per tutto quello che non è compreso in questo articolato viene prorogata l’efficienza delle norme del contratto di natura privatistica!
Altro tema affrontato è stato quello del “patto per il soccorso” per cui bisogna decidere come destinare i dieci milioni di euro al personale, (10 mln meno gli oneri sociali diventano 7,2 MLN – meno una parte che va ai dirigenti, alla fine, a conti fatti ci troviamo a discutere di circa 5 mln di €), anche sulla scorta del precedente confronto dove un minimo di indirizzi erano stati accennati, quali quelli di aumentare alcune indennità.
Oggi la tavolo di discussione sono state avanzate alcune ipotesi di utilizzo: come ripristinare l’istituto di missione (che serve all’amministrazione); la reperibilità al fine di avere una squadra pronta all’occorrenza (che serve all’amministrazione), o peggio per pagare lo straordinario in caso di richiamo (che serve sempre all’amministrazione). Dal canto nostro, come RdB/CUB, non solo abbiamo evidenziato che questi soldi hanno efficacia solo per l’anno in corso, ma abbiamo ribadito la nostra contrarietà a distribuirli su istituti che il governo dovrebbe garantirci, semmai siamo disponibili ad individuare una indennità dove tutto il personale – solo per l’anno in corso – possa recuperare salario accessorio.
La discussione riprendere già giovedì prossimo e nella settimana successiva, per concludersi secondo il governo, molto presto.