CONTINUANO GLI ATTACCHI AMMINISTRATIVI A TRIESTE

Trieste -

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Alfio PINI

 

Direzione Centrale per la Formazione
ing. Gregorio
AGRESTA


Direzione Centrale per la Formazione

Area I - Coordinamento e sviluppo della formazione - Vicario del Direttore Centrale
ing. Antonio
BARONE


Direzione Centrale per la Formazione

Area III - Pianificazione e controllo della formazione
ing. Giuseppe
VERME

 

Al Dirigente Superiore dei VVF di TRIESTE

ing. Carlo DALL'OPPIO

 

Al Direttore Regionale dei VVF del FVG

ing. Tolomeo LITTERIO



Oggetto: diffida a ritiro o.d.g. n°574 del 13 novembre del Comando Provinciale VVF di Trieste.

Come è noto, il presente anno, l’amministrazione centrale ha attivato presso la Ditta IMAT di Marina di Ischitella (CE) dei corsi di sopravvivenza e salvataggio per il personale specialista delle MMBBPP del Corpo Nazionale, chiedendo ai Comandi interessati di inviare tale personale presso detta sede, nelle diverse sessioni, per la prevista formazione.

Va ricordato che gli specialisti nautici del Corpo sono in possesso di uniforme riconoscimento del brevetto da parte dell’Amministrazione nelle tre specialità (Padrone di Barca, Motorista Navale, Comandante d’Altura) pur frequentando corsi erogati da enti diversi, di diversa entità e durata. Nello specifico solo presso l’Istituto Tecnico Nautico di Trieste si sono tenuti tre Corsi: Motoristi Navali (1989, tre mesi), Padroni di Barca (1992, due mesi), doppia specializzazione MN/PB (1995, tre mesi); corsi che hanno formato buona parte degli attuali specialisti di Trieste, mentre altri hanno frequentato istituti o è stata loro riconosciuta la conversione di brevetti militari.

Va da se che la formazione del personale è stata alquanto disomogenea. Con riferimento al corso di sopravvivenza e salvataggio, la situazione del Comando, antecedente all’attivazione del corso a Marina d’Ischitella, vedeva una parte degli specialisti in possesso di certificazione ufficiale di frequenza e profitto del corso, altri con rudimenti non certificati, altri ancora sprovvisti della dovuta preparazione.

 

Fin dal principio la gestione del personale da inviare al Corso, da parte del Comando, è stata improntata più sull’ “inviare gente” che ad una corretta valutazione delle necessità didattiche dei vari operatori, individuando per i primi corsi il personale disponibile, senza curarsi se questo fosse o meno già formato. Esaurita questa fase, il Comando ha iniziato ad individuare d’ufficio il personale discente, usando toni e mezzi sempre più coercitivi (telefonate ad personam con velate minacce) e dimostrando di non essere a conoscenza delle qualificazioni dei propri dipendenti, né tantomeno dove siano collocate le relative certificazioni che, ad ogni buon conto, alleghiamo.

 

Continuando, con uno stile che bonariamente definiremmo dilettantesco, il funzionario delegato, ha avvalorato supinamente le scelte del capo distaccamento, (peraltro sprovvisto di tale certificazione), senza nessuna preoccupazione se il personale sia o meno già formato, nessun criterio di anzianità e una completa arbitrarietà nell’accettare le giustificazione di certi e non quelle di altri. A tutt’oggi, nessun ascolto è stato dato alle osservazioni sopra riassunte ed in data 13 novembre il Comando ha disposto, con l’O.D.G. in allegato, la partecipazione al corso di persone già formate, mentre continuano a persistere unità senza il possesso di alcuna certificazione in merito.

 

Va sottolineato che tale condotta comporta uno spreco ingiustificato per l’Amministrazione in particolar modo se, come ventilato, non seguiranno nel 2013 ulteriori edizioni e quindi del personale resterà impreparato mentre altro avrà espletato un corso due volte. Si ricorda, infine, che tale responsabilità ricade sul Dirigente Provinciale, come ricorda la nota della Direzione Centrale della Formazione DCFORM 0011454 del 3/4/2012 dove nel specificare che : “Non esistono accordi centrali in cui si determinino quali siano i corsi di tipo obbligatorio oltre a quelli riconosciuti come corsi di formazione di base”; ricorda anche che “…ricade nella diretta responsabilità del dirigente, in qualità di datore di lavoro, adottare ogni soluzione utile per il soddisfacimento delle esigenze di tutela dei lavoratori in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, ivi compresa la formazione del personale dipendente.

 

Per quanto sopra affermato si richiede la revoca immediata del o.d.g. n.574 del 13 novembre in oggetto.

Si allegano:

  • Diploma tipo Corso 1989;

  • Diploma tipo Corso 1992;

  • Lettera Amm. Centrale;

  • Programma del Corso Sopravvivenza e Salvataggio;

  • O.d.g. n.574 del 13 novembre2012.