CONFINDUSTRIA ATTACCA IL PUBBLICO IMPIEGO
RdB/CUB RILANCIA
Le dichiarazioni rilasciate dal direttore generale di Confindustria durante l’audizione odierna alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla manovra Finanziaria dimostrano che i padroni non cambiano mai, anche quando strizzano l’occhio al sindacato concertativo. Beretta riesce a sostenere l’insostenibile, e cioè che il tetto del 2% è eccessivo e sarebbe meglio la crescita zero e che bisogna bloccare il turn over nella pubblica amministrazione – che è ormai bloccato da oltre 5 anni! – perché si tratterebbe di una “misura indolore”.
Confindustria evidentemente ritiene che i dipendenti pubblici non abbiano diritto al rinnovo contrattuale, scaduto da ben dieci mesi e che non si rinnova proprio per le risorse ridicole messe in campo dal governo, e che i carichi di lavoro dei lavoratori pubblici siano ulteriormente implementabili; il blocco del turn over che è ormai cronico, ha prodotto una riduzione secca del numero di dipendenti pubblici e un forte aggravio delle condizioni di lavoro per chi è rimasto, con la conseguenza ovvia di un peggioramento delle prestazioni erogate agli utenti.
La RdB/CUB nella propria audizione di venerdì prossimo alle Commissioni bilancio sulla manovra finanziaria chiederà stanziamenti per gli aumenti contrattuali pari al 19% complessivo, che è quanto perso in potere d’acquisto reale negli ultimi tre anni (dati Eurispes) e l’assunzione di tutti i precari della pubblica amministrazione - attualmente oltre 350.000.