Concorsi e mobilità Capi Squadra !!

Ancora grazie alla riforma pubblicistica

Roma -

Lavoratori, dopo due anni di completa assenza di concorsi interni dobbiamo registrare che con questa amministrazione siamo al punto di partenza.Si è conclusa l’ennesima ed inutile riunione sul concorso per capi squadra e mobilità degli stessi. L’amministrazione a fronte di una carenza di oltre 1500 unità qualificate, viste le piante organiche, si è ripresentata con una proposta di  concorso a copertura dell’anno 2006 di appena 434 CS, ed una possibile mobilità del personale già qualificato di appena 223. Che  dire, questi sono i risultati del cambiamento, oggi siamo passati nel pubblicistico perché dovevamo risolvere alcune lacune  ordinamentali, invece  ci ritroviamo a discutere passaggi di qualifica emanati unilateralmente secondo le “esigenze prioritarie” dell’amministrazione, senza che le organizzazioni sindacali possano, come accadeva in precedenza, accordarsi ed emanare  immediatamente  il concorso. L’amministrazione si è trincerata dietro le esigenze prioritarie di cui sopra, per non dare seguito alle nostre richieste, ovvero di avviare una mobilità  pari ai posti messi a bando  nel concorso da CS (434). Questa mancanza di volontà politica, questo non rispetto della legge che l’amministrazione si permette di reiterare da tempo (perché viene stravolto l’accordo nazionale di mobilità ed il contratto di lavoro recentemente  firmato i quali  vincolano l’amministrazione a rispettare la vecchia normativa la  dove la nuova non arriva), rivela nella sua gravità sotto quale regime siamo stati calati. Ogni occasione è buona per ricordarci che c’è la legge di natura pubblicistica, e che oltre  quei confini non possiamo andare! Ma sono i primi a non rispettarla (la legge in generale) perché poi non le attuano.

Senza andare per le lunghe abbiamo chiesto all’amministrazione, come RdB/CUB, di accorpare i due concorsi 2006 e 2007, al fine di dare risposte in categoria e procede alla mobilità ormai ferma da anni.    

Non  essendo   addivenuti ad una conclusione  siamo stati riconvocati per venerdì  p.v. alle ora 11,30 per verificare la possibilità di chiusura ed emanazione definiva del bando di concorso.      

Se l’amministrazione  accoglierà le proposte del sindacato possiamo dire  di aver dato un fattivo contributo a procedere, in caso contrario  lavoratori rimane  una sola arma da  utilizzare, e cioè gli stati di agitazione nei vari posti di lavoro o altre e svariate  azioni di lotta,  allo scopo di  ribaltare questo atteggiamento strafottente dell’amministrazione che non si cura delle esigenze del personale.