CONCILIAZIONE VITERBO
Lavoratori,
il giorno 1 luglio c.a. si è tenuto l’incontro in Direzione Lazio per tentare l’ennesima conciliazione, questa volta da Viterbo, tra amministrazione e USB.
Tutto ciò a seguito della mala gestione dell’emergenza maltempo di marzo-aprile avvenuta nella nostra provincia.
Sottolineando il ritardo con cui l’amministrazione ci ha convocati, abbiamo subito chiesto il rispetto del contratto attualmente vigente in fatto di calamità (art 36 c.i. ccnl 2000), cosa non successa per la mancata dichiarazione dello stato d’emergenza in cui i VVF della provincia di Viterbo, lo ricordiamo, hanno affrontato più di cinquecento interventi con sole tre squadre di servizio al giorno più i soli mezzi G.O.S. regionali di appoggio e quelli ordinari di turno (scala e gru), rimarcando i nefasti effetti del riordino dei VVF.
L’amministrazione non ha potuto far altro che convenire con le regole vigenti, tant’è che entro luglio ci verrà sottoposta una linea guida per superare le varie emergenze che verranno, ma noi abbiamo rilanciato, chiedendo tra le altre cose una rivisitazione del budget richiami precari (in cui Viterbo è l’ultimo comando per assegnazione monte ore….) lo stato d’arte dei lavori per l’apertura della sede permanente a Tarquinia, la situazione del nucleo sommozzatori Lazio ed un incontro per trattare le problematiche delle squadre regionali specialistiche, quali g.o.s., elisoccorso, saf.
Per quanto riguarda il budget richiami vv.dd. ci è stato risposto che sia stato stabilito in base alla richiesta dei comandi; per un distaccamento permanente nella costa abbiamo fatto NOI un passo in avanti (con le molte iniziative) ed il dipartimento 10 indietro…….per i sommozzatori abbiamo consegnato una lettera dei lavoratori che spiegava molti punti finora nemmeno toccati dal dipartimento come il rischio idrogeologico del Lazio sottostimato dal famigerato riordino, il fatto che il Lazio copra anche la regione Umbria ecc. e per elisoccorso, g.o.s. ecc. il Direttore attende l’esito del riordino su questi settori per convocarci al più presto.
Abbiamo convenuto di terminare lo stato di agitazione per Viterbo, dato che l’amministtrazione ci tendeva la mano per conciliare e venire incontro ai lavoratori, comunque monitoriamo costantemente la situazione, e per il Lazio abbiamo ancora aperte diatribe da risolvere verso la fine del mese