CON LA RABBIA NEL CUORE
Comunicato Stampa
Una nube densa e colma di sostanze cancerogene si è alzata in cielo ieri sera 4 luglio 2025 a Villafranca Padovana. Immediato l’allarme dei residenti in zona e dei Comuni limitrofi che hanno tempestato di chiamate la sala operativa dei Vigili del Fuoco di Padova. All’istante sono state inviate le ormai poche risorse, composte da uomini e mezzi, in servizio nella sede centrale ma all’arrivo sul posto ci si è resi conto della vastità dell’incendio che ormai risultava generalizzato. Si è provveduto quindi ad inviare sul posto ulteriori automezzi e personale provenienti dai distaccamenti di Borgoricco (volontari), Abano Terme e richiedendo ulteriori rinforzi dai Comandi di Rovigo, Treviso e Mestre e infine Cittadella ma con tempi elevati di arrivo a causa della distanza e dei tempi di percorrenza.
La provincia di Padova è rimasta, per tutta la notte, scoperta dal servizio sperando che nel frattempo non accadesse nulla.
La gravissima situazione in cui versa il Corpo Nazionale non può più essere tollerata in quanto non si è più in grado di risolvere in breve tempo situazioni come queste e limitarne i danni.
In questi casi, oltre alla tempestività della risposta operativa e di un congruo numero di vigili del fuoco, si deve essere in grado di disporre di attrezzature, riserve idriche e schiumogene, oltre a sistemi di decontaminazione e di autoprotezione in brevissimo tempo che non possono essere messi in campo con un numero così carente di operatori.
Si è affrontato l’evento solo grazie allo spirito di abnegazione e al sacrificio del personale costretto a lavorare senza un adeguato ricambio e una corretta protezione dai prodotti della combustione. I colleghi sono stati impegnati per tutta notte per contenere l’incendio con un numero insufficiente di uomini e, mentre la notizia scorreva nei social e nei tg, abbiamo sperato che nessuno si potesse far male perché il rischio è sempre dietro l’angolo e sempre più minaccioso se agli eventi non si risponde con il giusto numero di uomini e mezzi.
A questo gioco al massacro e a questo menefreghismo della politica e delle istituzioni non ci stiamo.
Non possiamo e non vogliamo più pacche sulle spalle ma una risposta ai nostri appelli affinché si possa lavorare in sicurezza e non ammalarci per le sostanze respirate a causa della mancanza dei mezzi di appoggio necessari a garantire dispositivi di protezione per le vie aeree e un adeguato sistema di decontaminazione.
“Il pompiere paura non ne ha” recita una canzoncina ma che non rispecchia la realtà in quanto il pompiere, in queste situazioni, ha paura di non essere più in grado di risolvere la drammaticità di un evento simile e degli effetti di un disastro ecologico di tale portata.
“Ormai facciamo quello che possiamo con le risorse che abbiamo” continuano a dirci i nostri dirigenti senza considerare che poi negli incendi non ci vanno loro ma sono relegati al ruolo di comparse pronti a stendere il tappeto rosso durante le visite istituzionali dei vertici del Corpo e a nascondere la realtà elogiando continuamente il personale.
Per fortuna che la situazione si sta risolvendo ma fino a quando si continuerà a tirare la corda a discapito del soccorso alla popolazione e alla salute dei vigili del fuoco?
Il Coordinamento Provinciale USB VVF Padova