COMUNICATO STAMPA USB VVF PALERMO
Palermo, città ad elevato rischio sismico, idrogeologico e di non poca importanza la persistenza di realtà Industriali come Termini Imerese e Carini; insomma un territorio in cui la presenza dei Vigili del Fuoco è necessaria per garantire H24 il Soccorso Tecnico Urgente alla popolazione.
In un momento in cui la crisi economica è ancora dietro la porta, tutti siamo chiamati a dare il proprio contributo a salvaguardia del Bene Comune e della Collettività.
I Vigili del Fuoco di Palermo hanno sensibilmente manifestato la propria professionalità sul campo; tra le poche realtà nazionali in cui le squadre di intervento per Soccorso risultano composte da 5 unità permanenti contro le 6 unità di tanti altri presidi in città metropolitane; numero di interventi effettuati di gran lunga superiori ad altre località geograficamente simili alla nostra e altro ancora ma …. la nostra classe Dirigente decide di tagliare incessantemente sulle risorse sia economiche che umane, alle regioni di pertinenza mediterranea come lo è la città di Palermo; a seguire gli Atti che ne provano la certificazione:
Nell’anno 2002 il Ministro dell’Interno pro-tempore ha emanato il Decreto che riconosce al Comando di Palermo l’aumento di categoria da S9 a S10 (Decreto Ministeriale n° 203/9101 del 20 dicembre 2002) con l’aumento di 95 unità permanenti; ma, mai attuato nonostante l’ampliamento organico di 1.000 unità di cui al “Decreto Letta”,il n° 101 del 31 agosto 2013;
Sul territorio del Comune di Bagheria era stata autorizzata sin dal lontano 2005 l’istituzione di un presidio permanente di Vigili del Fuoco per far fronte agli interventi di Soccorso richiesti da un bacino di utenza di oltre 100.000 abitanti; da qualche mese è stato ufficialmente eliminato il presidio permanente previsto sul territorio di Bagheria; detta scellerata decisione compromette la copertura del Soccorso sul territorio di Palermo poiché il numero di unità permanenti risulta largamente sottodimensionato.
Stessa condizione di Bagheria vale per il distaccamento di Carini dove persiste una consistente realtà Industriale, commerciale, artigianale; territorio densamente urbanizzato e popolato, in special modo nel periodo estivo per la presenza di stabilimenti balneari, attività turistico-alberghiere e appartamenti di villeggiatura stagionali; territorio in cui gli interventi di incendi sterpaglia e colture (d’interfaccia) si intensificano con il caldo; copertura territoriale molto estesa e a pochi chilometri dall’aeroporto internazionale Falcone e Borsellino.
Anche se presente un distaccamento di volontari, spesso siamo chiamati, da Palermo, ad intervenire a sostegno dei volontari a causa della caratteristica e del tipo di Intervento. Anche sul territorio di Cefalù vale quanto già detto per Bagheria; era stato previsto ed approvato dal Ministero un presidio VVF di Permanenti, ma …. Eliminato dalla tabella di riassetto Organico Nazionale. Per ultimo, non per importanza, sempre gli stessi Dirigenti del Corpo Nazionale, devastano il dispositivo di soccorso del Porto di Palermo, riducendo le squadre operative e i mezzi del 50% circa; 24 unità rispetto alle precedenti 36, rappresentano il Porto di Palermo come il porto di Trapani o di Milazzo non considerando che è notevolmente più grande, più importante; è il principale Porto del Mediterraneo.
Accanto al Porto di Palermo esiste un aeroporto internazionale con le piste di atterraggio limitrofe al mare, ricordiamo ancora la tragedia del ATR Tunisino ammarato davanti l’aeroporto nel mare di Palermo con 37 morti; ancora oggi ci chiediamo se si è fatto tutto il possibile per salvare qualche vita umana in più in quella occasione, dato che in quel periodo i Vigili del Fuoco del Porto di Palermo non avevano nessun mezzo nautico funzionante.
Chiediamo a tutti gli Organi competenti di intervenire per evitare l’ennesimo scempio nei confronti dei cittadini. Tutti i Palermitani hanno il diritto di vivere nella loro quotidianità in sicurezza; e noi “pompieri palermitani” chiediamo un aiuto per renderla possibile.