Comunicato ai lavoratori del coordinamento RdB-Cub VVF Alessandria
Valutazione politico sindacale del risultato dello sciopero del 1 luglio 2004.
Il dato confortante, rassicurante o meglio vincente di questo grande sciopero svolto a livello nazionale è stata sicuramente l’unitarietà delle sigle sindacale che vi hanno aderito. Erano secoli che non si riusciva più a far lavorare unitariamente TUTTE le sigle sindacali rappresentative e non del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco. Il capo dipartimento, o meglio la cisl ci sono riusciti. Tutti insieme per dire no alla militarizzazione dei pompieri.
Ad Alessandria l’adesione allo sciopero indetto unitariamente da RDB CGIL UIL CSA DIRSTAT ha avuto un consenso strabiliante. Paradossalmente, dopo le ore 11, con i criteri dettati dal “comandante provinciale” ops, pardon, dalla cisl, i dati rilevavano una percentuale di adesione intorno al 90% ! Nessuno un ora dopo l’inizio dello sciopero aveva comunicato al capo turno la propria NON adesione come suggerito da un volantino dell’unica o.s. (cisl) favorevole alla militarizzazione del CNVVF.
Alle ore 12 una delegazione sindacale dei lavoratori e lavoratrici aderenti allo sciopero, ma soprattutto la rappresentanza del CNVVF al rigetto di queste bozze d’ordinamento si è recata dal Prefetto di Alessandria dott. Pellegrino. Con documenti politici alla mano e un po di dialettica abbiamo esposto a sua eccellenza, figura istituzionale e persona sempre attenta alle problematiche anche locali dei Vigili del Fuoco le nostre motivazione a tale incondizionato rigetto, al rifiuto di oltre il settanta percento delle sigle sindacali della militarizzazione dei Pompieri. I delegati hanno chiuso l’incontro preannunciando al sig. Prefetto un successivo documento unitario anche sulle problematiche locali e perché no anche un ulteriore incontro per esporre le problematiche di difficili relazioni sindacali con l’attuali dirigente, della carenza di mezzi e di attrezzature, ma soprattutto della drammatica carenza di risorse umane oggi anche troppo spesso utilizzate a livello locale impropriamente. L’assunzione dei precari.
Fatto strano ed incomprensibile, del quale chiederemo spiegazioni a giusti vertici, è stato che ad un certo punto della giornata a sciopero concluso i dati di adesione, hanno cominciato a mutare secondo qualcuno in negativo ovviamente per noi. L’interessamento di qualche occulto, la complicità dell’amministrazione dall’altre ha portato ad una sorta di panico e di caos all’interno del comando provinciale, tanto da far suscitare anche le ire della nostra Direzione Regionale VV.F. che nel tardo pomeriggio sollecitava ancora la trasmissione dei dati mai avvenuta. Egr. Direttore Regionale ad Alessandria ci siamo attenuti alle indicazioni fornite dal locale “comandante comandante cisl” niente più. Silenzio assenso allo sciopero. Quel che non capiamo è il perché l’attuale dirigente locale del CNVVF abbia in passato per uno sciopero della cisl fatto uscire tanto di ordine del giorno con tempi e modalità (come da contratto) e per questo sciopero unitario della 70% delle OO.SS. del CNVVF non abbia predisposto nulla e nulla sia stato fatto se non osteggiare questo diritto dei lavoratori.
Ringraziamo di cuore quel “sedicente sindacalista” che osteggia quotidianamente i diritti dei lavoratori, lo ringraziamo di esistere in quanto è la conferma vivente di quanto sia giusta la lotta della stragrande maggioranza delle OOSS di categoria a difesa dei lavoratori e delle lavoratrici del CNVVF che grazie a lui, e alla cisl verrebbero svenduti per far posto al servilismo, alla sottomissione di nuovi elettrizzanti capi videosorveglianti. Quanto raccontato è per diritto di cronaca che non offusca minimamente lo straordinario successo ottenuto che conferma ancor di più e senza ombra di dubbio la volontà anche dei vigili del fuoco di Alessandria al rigetto dei decreti attuativi e la riapertura della discussione sulla riforma con tutte le OOSS per una valorizzazione degli aspetti professionali ed economici.