COMPARTO SICUREZZA (121/81)… PRENDI I SOLDI E SCAPPA!!!

VOGLIO I TUOI SOLDI MA VOGLIO RIMANERE COME SONO!!!

Nazionale -

Lavoratori,


non vi vogliamo parlare dell’articolo 16 della legge 121/81 di cui ne abbiamo apprezzato le meraviglie fino ad oggi!!! Ma daremo uno “sbirciatina” al mondo dove questa legge si applica, cioè nei suoi articolati, perché e li che ne vediamo i benefici (questo non lo diciamo noi è la "regola del gioco") quindi leggendo e rileggendo... i contratti che a lei si riferiscono: - decreto Presidente Repubblica n.359/1996, decreto Presidente Repubblica n.254/1999, decreto Presidente Repubblica n.140/2001, decreto Presidente Repubblica n. 164/2002, decreto Presidente Repubblica n.170/2007, decreto Presidente Repubblica n.51/2009, decreto Presidente Repubblica n.184/2010 - leggendo e rileggendo... naturalmente non siamo dei giuristi ne voglio esserlo… ci accorgiamo che comunque qualcosa non va... le frasi che ci vengono dette sono: (prima) "voglio essere equiparato a loro ma voglio rimanere me stesso"... (ora)"non voglio entrare nel comparto sicurezza ma mi riferisco al nuovo ordinamento dell'Amministrazione della pubblica sicurezza". Ok!!!

Eppure continuando a leggere non troviamo similitudini tra noi e loro ma troviamo la parola "obbligo a prestazioni ordinaria oltre l’orario di lavoro che è di 36 ore suddiviso in 5/6 giorni lavorativi"... tranquilli sappiamo già che ci diranno che noi prenderemo solo i soldi e basta… come sappiamo anche che otterremo, grazie ad un decreto Regio, una indennità di arma senza possederla...

VI CREDIAMO ED È CREDIBILE QUELLO CHE DITE: DEL RESTO PERCHÉ NO... PRENDIAMO I SOLDI E SCAPPIAMO!!!

Se vedete c'è anche la 184/2010... proprio quella norma che avvicina molto i vigili del fuoco alla polizia. All'interno della legge, all'articolo 19, trova spazio la cosiddetta "specificità", che dovrebbe in sostanza separare il personale del comparto Sicurezza e Difesa (compresi i Vigili del fuoco) dal resto del pubblico impiego "Ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti del rapporto di impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale". Tuttavia, ancora una volta, la "disciplina attuativa" della "specificità" è rimandata a "successivi provvedimenti legislativi". Ma se la norma è passata ed è fonte di una ridefinizione del trattamento economico dei “cittadini in divisa” ma perché si rinvia a dopo la specificazione e l’attuazione degli aumenti, ad oggi solo ancora subliminalmente paventati? Secondo tutti - starebbe nel concetto di negozialità, ma, in un negozio giuridico, o si è parte (contraente) o non si decide un bel niente. Noi essendo sotto il regime di diritto pubblico (legge 252) viviamo di un semplice: “sentito le OO.SS”. Ricordiamoci che partecipare ad un negozio, in termini giuridici non significa assolutamente niente: o si ha la possibilità di condizionare il contenuto dell’accordo o si è irrilevanti, come sempre. E allora che dire di tutte queste norme? Perché gioire? Perché evitare il contratto di lavoro che è l’unico strumento dove noi decidiamo direttamente??? Ma perché aspettare che sia la “norma” a darci, invece di costruire noi il nostro aumento di stipendio???

In ultimo guardate bene il decreto Presidente Repubblica n. 164/2002 e come si inserisce bene nel famoso concetto del “tetto salariale”

LA POLIZIA GUADAGNA PIÙ DI NOI…

PERCHÉ LAVORA “MOLTO” PIÙ DI NOI… ED È OBBLIGATA A LAVORARE!!!

MEDITATE LAVORATORI… LEGGETE ED INFORMATEVI…

PRENDETE LE INFORMAZIONI DA TUTTI MA SPENDETE UN PO’ DEL VOSTRO TEMPO PER CURARE IL VOSTRO FUTURO…