Come risanare il CNVVF in poche semplici lezioni.

Dopo la sonora bocciatura della Corte dei Conti nei confronti della nostra Amministrazione, che in due differenti documenti (Referto sulle opere segretate e nel Rapporto sulle amministrazioni dello Stato 2012) mette a nudo tutta l'incapacità dei nostri gestori, sentiamo l'esigenza di suggerire all'establishment del Corpo nazionale, il come fare per uscire da una situazione finanziaria disastrata. Tentare di recuperare ottimizzando le spese, quei 305 milioni di euro che la CdC, individua come frutto della malagestione economica organizzativa per non dire altro.

 

Corso accelerato per Prefetti, vice Prefetti, vice Prefetti aggiunti e Dirigenti

 

Lezione 1: Car pooling

 

Il CNVVF ha un vastissimo parco automezzi di proprietà, escludendo i mezzi di soccorso, ogni giorno transitano su e giù per la penisola autovetture di servizio senza nessun tipo di controllo, privi della benché minima organizzazione e coordinamento.

Il caso romano è probabilmente il più eclatante, ogni singolo ente (Viminale, Dipartimento, ISA, Scuole, Direzione, Comando, Distaccamenti), posseggono una o più autorimesse con centinaia di autovetture.

Tutte le uscite che vengono effettuate sono svolte in maniera autonoma ed indipendente, sconnesse tra loro. Questa completa disorganizzazione porta ad una amplificazione dei costi del carburante e ad una precoce usura dei mezzi.

Eppure un semplice programma informatico potrebbe essere la soluzione, una specie di GAC, nel quale vengono caricati, mezzi, orari di spostamento ed itinerari, permetterebbe di ottimizzare le uscite, evitando duplicazioni inutili di percorsi e di non viaggiare con macchine vuote.

Questo sistema utilizzato in tutt'Europa si chiama “car pooling”, ed è uno dei punti chiave per una mobilità sostenibile ed economica.

 

Lezione 2: I buoni taxi

 

Dotarsi di un parco automezzi è costoso. Il numero totale delle autovetture potrebbe essere ridotto all'essenziale, sia ottimizzando (vedi lezione 1), sia utilizzando i buoni taxi.

Usciti alla ribalta delle cronache, perché i parlamentari spagnoli, privi delle famose auto blu, girano utilizzando questi buoni forniti dal proprio Parlamento.

A titolo di esempio, eliminando una autovettura di costo intermedio (20 mila euro), si potrebbero ottenere 1000 buoni taxi da 20 euro. A questo vanno aggiunti i risparmi conseguenziali, dal costo dell'assicurazione al carburante, alle revisioni, alle manutenzioni, alla pulizia dei mezzi, etc.

Tutte voci di spesa che verrebbero sgravate dal bilancio.

N.B.

Le misure su esposte che consentirebbero risparmi di spesa per milioni di euro, sono applicabili attraverso l'emanazione una semplice circolare ministeriale.