Comando VVF di Roma: i rimpiazzi
In tutto il territorio nazionale solo a Roma i lavoratori sono obbligati a trasportare in proprio la dotazione necessaria per le sostituzioni
A seguito delle continue richieste, da parte di numerosi colleghi che vogliono essere informati in merito alla questione rimpiazzi, sentiamo l'esigenza di aggiornarvi e fare il punto della situazione.
In tutto il territorio nazionale esiste un solo Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco dove i dipendenti, per "esigenze di servizio", dovendo prestare la loro opera in sedi diverse da quella ordinaria, sono obbligati a trasportare in proprio la dotazione necessaria per l'effettuazione del servizio stesso: quello di Roma.
La disposizione verbale dell'Ing. Abate, priva di criteri o fondamenti giuridici, ha prodotto da più di due anni esclusivamente forti disagi per tutto il personale senza comportare alcun beneficio in termini di risparmi di costi per l'amministrazione né miglioramenti per l'efficienza del servizio.
Nel frattempo tutti abbiamo assistito alla periodica pubblicazione di dati falsi sui rimpiazzi:
secondo l'amministrazione il numero dei rimpiazzi sarebbe in continua diminuzione ma i dati, che la RdB riceve periodicamente dai distaccamenti, indicano invece un continuo aumento.
Il dato è confermato dallo stesso Ing. Abate in una lettera al Ministero dove afferma che per espletare i rimpiazzi al comando di Roma occorrerebbero almeno 130 autovetture VF !!! La cifra non è indifferente, se si pensa che due anni fa il comando disponeva di 35 autovetture con cui espletava tutti i servizi compresi i rimpiazzi, chiedere 130 autovetture significa che nel frattempo abbiamo avuto un aumento di circa il 400% dell'utilizzo di autovetture VF.
Sempre l'Ing. Abate recentemente, durante un tentativo di conciliazione presso il Ministero del Lavoro, per vicende inerenti i rimpiazzi, oltre a non fornire alcuna giustificazione giuridica o contrattuale per i provvedimenti presi, ha ammesso, che i presunti accertamenti, di un non meglio identificato ufficio o autorità sull'utilizzo delle autovetture VF, più volte da egli stesso addotti a fondamento delle decisioni prese, in realtà non sono attinenti alla vicenda. Ecco spiegato perché la RdB, nonostante da circa due anni ne faccia puntualmente richiesta ad ogni occasione di contrattazione, non ha ad oggi potuto visionare tali documenti.
Tutto questo abuso dell'Ing. Abate avviene con la connivenza del "Superiore Ministero" che non risponde, da anni, ad un quesito posto in merito dallo stesso Comandante.
I dipendenti sottoposti a procedimento disciplinare (per non aver rispettato presunti ordini impartiti), nei rimpiazzi successivi hanno utilizzato, previa autorizzazione, un taxi ma al momento della richiesta di rimborso dei costi sostenuti si sono visti sollevare il diniego dell'amministrazione con la motivazione, del tutto incongruente, della non conoscenza del capitolato dove imputare tali costi, dubbi che probabilmente non sorgono quando un funzionario dello stesso Comando utilizza il mezzo aereo per partecipare ad una serata di gala a Torino!
Ma il bello arriva ora, nell'O.d.G. N° 100 del 10/04/1999 nella parte riguardante la missione si afferma che il dipendente che vuole utilizzare l'autovettura privata per recarsi in servizio nella sede comandata deve richiedere autorizzazione al Comando: l'abbiamo fatto, risposta ? …autorizzazione… negata !!!
Per il momento memorizzate che per effettuare i rimpiazzi non si può utilizzare l'autovettura VF, non si può utilizzare il mezzo pubblico, non si può utilizzare l'autovettura privata e quindi l'unico mezzo di locomozione che rimane è andare a piedi… fatto, risposta?
… nuovo procedimento disciplinare !!!
A questo punto la domanda nasce spontanea:
come deve raggiungere la sede di rimpiazzo il dipendente che intende espletare il servizio in maniera professionale e quindi con tutto il materiale in dotazione?
Continua...