Comando VV.F. Catanzaro; situazione organizzativa-gestionale.
Al Dirigente Provinciale VV.F. Catanzaro
Ing. Felice Di Pardo
e p.c.
al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco,
del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Prefetto Paolo Tronca,
al Capo del Corpo Nazionale VV.F.,
Ing. Alfio Pini
a S.E. il Prefetto di Catanzaro,
D.ssa Giuseppina Di Rosa
al Direttore Regionale VV.F. Calabria,
Ing. Dante Pellicano
Dal Suo arrivo a Catanzaro, sono passati quattro mesi, l’abbiamo incontrata qualche volta (27/07/2010, 13/10/2010), abbiamo atteso novità, ma nulla si è mosso. Di seguito per punti :
Sburocratizzazione e informatizzazione della P.A.
Alcuni suoi o.d.g. hanno moltiplicato il consumo di carta, toner, stampanti, ecc.; ne è un esempio il modulo per la richiesta di ore eccedenti sostitutivo del precedente modello unico; ora è necessario compilare cinque distinti fogli : non ci sembra si vada verso la burocratizzazione, l’informatizzazione e contro gli sprechi, che afferma voler perseguire.
Immagine del comando all’esterno
Le squadre VF entrando ai rifornitori di carburante vengono additate da lontano ed invitate ad allontanarsi : i titolari hanno già concesso troppo credito; i vari fornitori attendono in fila per essere pagati ed assoldano i migliori legali :d i questo passo, a breve verranno sospese le forniture di acqua, energia elettrica e quant’altro; Il pagamento delle fatture acquisti finora è stato gestito correttamente?
Intanto il comando per non essere da meno si adegua : ci risulta sia stata bloccata la formazione ex legge 626!!!
Automezzi
La situazione è drammatica; più che di “parco automezzi” potremmo parlare di “cimitero automezzi”; per poche decine di euro non si recuperano mezzi indispensabili.
Ci risulta che oggi, le uniche due idrovore del comando, mezzi insostituibili ed indispensabili per allagamenti in tutta la regione, sono fuori servizio!!
Straordinario personale operativo
Ancora non viene retribuito lo straordinario vecchio e stravecchio, eppure sembrerebbe che siano intervenuti degli accreditamenti; in merito al presidio nel quartiere Janò di Catanzaro, non ci riteniamo soddisfatti di quanto riferito verbalmente il 19/10 u.s. : il personale è allarmato alla notizia di aver lavorato in assenza di convenzione con la regione Calabria.
Sicurezza, igiene, prevenzione
Le note del personale al riguardo sono numerose; dai disservizi legati alla mensa di servizio, alla “pulizia” delle sedi di servizio, la situazione è veramente scabrosa.
L’aver diramato al personale (odg 616/ del 29/09/2010) la nota ministeriale relativa a “Igiene, prevenzione e protezione individuale sul luogo di lavoro…..” costituisce un mero atto burocratico; parlare di “prevenzione e protezione” nel comando è pura utopia.
Organizzazione uffici amministrativi
Il clima che si respira negli uffici amministrativi, come Lei ha ben stigmatizzato “è esplosivo”; non può far buon viso a cattivo gioco e continuare a non assumere iniziative per cambiare la situazione, di cui ne è diretto ed unico responsabile!!!!!
Gli uffici che nei mesi scorsi hanno lavorato egregiamente ora si vedono negare qualche ora di straordinario, altri uffici che non sono riusciti a portare avanti il loro lavoro, vengono premiati con lo straordinario e con il rinforzo di altre unità lavorative; laddove alcuni uffici sono stati smembrati di personale che mandava avanti egregiamente la “baracca”, oggi in quegli uffici si richiama personale in straordinario.
Speriamo solo che qualche dipendente a cui invia -con tanto di mezzi ed uomini VF- direttamente le pratiche d’ufficio al proprio domicilio durante periodi di assenza dal servizio, non pretenda poi il riconoscimento anche dello straordinario!!
Altra nota stridente è quella di sapere che personale prima in servizio presso il comando di Catanzaro, ora è “impiegato” presso il polo Didattico di Lamezia Terme, ove per lunghi periodi dell’anno non vi è alcuna attività; perché in tali periodi “buchi” del polo didattico, non si dislocano al comando le altre unità lavorative???
Il Signor Direttore Regionale che legge per conoscenza è coinvolto in tale situazione.
Egregio Dirigente provinciale, la situazione è difficilissima; le speranze di poter salvare questo “ammalato terminale” sono esaurite; solo un’azione decisa potrà raccogliere la buona volontà dei lavoratori ed il loro attaccamento al servizio.
Ogni responsabilità è nelle Sue mani, non potrà trincerarsi dicendo “questo è stato fatto prima del mio arrivo; io non ci posso fare nulla!”; Lei ha l’obbligo morale ed istituzionale, nonché il dovere di risolvere determinate questioni.
L’organizzazione impressa agli uffici Tecnico-amministrativi del comando provinciale , non è stata mai condivisa da questa O.S. che abbandonò il tavolo delle trattative (19-06-2010), trattative che -corre l’obbligo ricordare- furono anticipate e concluse in fretta e furia dal precedente dirigente provinciale, prima del suo trasferimento.
In ultima analisi la invitiamo ad analizzare l’odg n. 369 del 28 maggio 2010 –oggetto: Organizzazione e funzionamento del comando provinciale dei vigili del fuoco di Catanzaro- : alla pagina due, ultimo capoverso, riporta testualmente “ …la nuova organizzazione costituisce una esperienza innovativa e che, pertanto sarà oggetto di un attento esame dopo un periodo di sperimentazione…..”.
Alla luce di quanto sopra riteniamo che occorre dare uno stop all’attività di sperimentazione. Dopo cinque mesi di cui quattro sotto la sua gestione, il comando giace in uno stato comatoso; la soluzione più dignitosa sarebbe quella di staccare la spina e spegnere le apparecchiature che lo tengono in vita!
La scrivente si riserva qualsiasi azione sindacale a tutela dei diritti dei lavoratori.
Allegati
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Odg 369/2010 comando provinciale VV.F. Catanzaro (due pagine)
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Note RdB-USB prot. 35-2010 e prot. 37-2010
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Nota RdB-USB allegata a verbale della riunione sindacale del 17/05/2010