Comando Prov. VVF Ravenna - dichiarazione stato di agitazione e richiesta del tavolo di conciliazione -

documento unitario RdB\CUB - CISL - UIL

Ravenna -

Sen. Nitto Francesco Palma Sottosegretario di Stato condelega per i Vigili del Fuoco

 

Capo Dipartimento VVF SPeDC Pref. Francesco Paolo Tronca

 

Vice Capo Dipartimento VVF SP E DC  Ing. Antonio Gambardella

 

Direttore Regionale VVF Emilia Romagna  Ing. Domenico Riccio

 

Uff relazioni  sindacali presso Viminale Dott.ssa Iolanda Rolli

 

Al Comandante Provinciale Vigili del Fuoco Ravenna – Ing G. Di Iorio

 

Le scriventi OO.SS evidenziano  che sono stati  fatti numerosi tentativi per  favorire e/o perseguire le  corrette relazioni sindacali con il dirigente del Comando di Ravenna, tuttavia il dirigente non si è mai reso disponibile se non a parole, in quanto ha reiterato nel tempo comportamenti continuativi  riconducibili alla sfera delle attività antisindacali. Di seguito riportiamo in elenco le materie  su cui è evidente il comportamento continuativo, perseverante,  beffante  e discriminatorio adottato:

 

Convocati a seguito di negoziazione per i provvedimenti di mobilità in data 26 gennaio pur addivenendo ad un accordo in cui sono state condivise le modalità, il dirigente ritiene a più riprese di non dar seguito al provvedimento sottoscritto da tutte le parti.

 

A seguito della minaccia  di stato di agitazione il dirigente,  il 10 marzo, dopo più di un mese che le OO.SS attendono, pubblica all’albo del comando un odg. di slittamento della mobilità, in cui sottoscrive che l’applicazione della stessa non potrà avvenire prima del 1° di Aprile.

 

Il 03 aprile a seguito di incontro, assecondando nuovamente i falsi problemi del dirigente,   definiamo nuova  bozza per cui si concorda data di decorrenza di applicazione al 20 Aprile. A far data da  oggi  non è ancora stata approvata.

 

Aggiungiamo  che il Comando di Ravenna a tutt’oggi è senza organo direzionale, che non vi sono direttive univoche, che il dirigente  non si assume mai responsabilità e non prende decisioni. Il Comando di Ravenna può esser rappresentato come una nave alla deriva senza governo in cui chi si sveglia per primo decide cosa fare per tutti.

 

Su tutte le materie sono disattese le corrette relazioni sindacali!

 

Per quanto riguarda il distaccamento di Cervia il dirigente ha ceduto ad altra istituzione la sede, accondiscendendo alle richieste del sindaco della città il quale ha intenzione di  offrici un ambiente angusto senza requisiti igienico sanitari all’interno del magazzino del comune stesso in cui sono depositati automezzi macchinari e materiali edili. 

 

Potremmo continuare all’infinito ci sarebbe tanto altro da aggiungere, come l’utilizzo improprio delle risorse  del patto per il soccorso, - le sedi distaccate fatiscenti che non rispettano minimante i requisiti previsti per gli ambienti di  lavoro sia in termini igienico sanitari che per quanto concerne la sicurezza degli ambienti di lavoro; - corsi interni;  - patenti nautiche assegnate per corrispondenza;  - gestione interna di servizi fulcro per il soccorso lasciati alla mercé di singoli che impropriamente si attribuiscono eccelse professionalità…….ecc.

 

Per quanto sopra si chiede alle SS.LL. di farsi parte attiva per ricomporre i termini del confronto, al comando di Ravenna, sulle relazioni sindacali e per tutte le materie che sono motivo di conflitto . Contestualmente le scriventi OO.SS prima di attuare significative azioni di contrasto sindacale dichiarano lo stato di agitazione dei lavoratori  e richiedono l’attuazione della procedura di conciliazione, ai sensi della L 146/90 e s.m.