Colpiti alle spalle 24.000 vigili del fuoco turnisti

Il voltafaccia della Cgil e dei suoi "amici"

 

 

 

 

Roma -

Lavoratori,

dopo la stipula dell’accordo stralcio sull’indennità di turno che aveva assicurato l’attribuzione dei 3 euro al personale che svolge orario 12/24 12/48, il 28 luglio è ripresa la discussione per l’individuazione delle altre figure ricomprese nell’art. 45 del C.C.N.L. del 1996.

In apertura di seduta, l’amministrazione ha chiesto alle OO.SS. come destinare i fondi non utilizzati nell’anno 2003. Dopo un'attenta e quanto mai veloce riflessione le parti hanno deciso di distribuire la somma a tutto il personale i forma di una-tantum, a conferma di quanto da sempre sostenuto dalla RdB-Cub, vale a dire l’istituzione di una sorta di 14° mensilità per tutto il personale, evitando una distribuzione clientelare che accontenti i singoli a discapito dei molti.

Per aver garantita la massima trasparenza, inoltre, abbiamo richiesto sin dal primo incontro una distinta dettagliata, voce per voce, delle risorse che alimentano il FUA, richiesta per l’ennesima volta disattesa. Tale mancanza ha evidenziato l’incapacità di gestire le risorse economiche del dipartimento il quale ha affermato, aggirando l’ostacolo, “che la politica finanziaria di assestamento del governo non ha permesso di erogare una parte dei fondi!!”

Le osservazioni della RdB-Cub sono perciò risultate fondate.

Ad esempio, i risparmi di gestione conseguenti ai pensionamenti dell’anno 2003 che contrattualmente dovevano confluire nel FUA, non risultano in residuo nelle tabelle consegnateci. Deficienza che, non trovando giustificazioni da parte dell’amministrazione, ha confermato la politica “creativa” del governo.

La discussione è proseguita sull’individuazione delle altre figure che espletano attività correlate al soccorso e che dovrebbero godere dell’indennità di turno prevista dall’art. 22 del C.C.N.L.. Come richiesto dalla RdB-Cub si è sancito che il personale che espleta turnazioni particolari 48/144 e 24/72 nei distaccamenti insulari benefici dell’indennità.

Il primo intervento è stato chiesto della CGIL che, volendo coniugare le posizioni dell’amministrazione con quelle dei suoi “amici” sindacali rimasti fuori dall’accordo siglato il 7 luglio scorso, ha proposto di elargire un compenso economico pari a tre euro non cumulabili con altre indennità (altra iniqua decisione) da prelevare dal FUA, così contraddicendo quanto sottoscritto e adottando con poca oculatezza l’escamotage di utilizzare un altro articolo, il 48 del C.C.N.L 98 /01.

Il personale NBCR 2° e 3° grado e SAF 2A e 2B nonché il personale giornaliero che occasionalmente effettua turni di 12 ore (come ?) ne sarebbe stato beneficiario.

A tale proposta non poteva mancare l’avallo immediato degli "amici".

Costoro, per sedare il malcontento dei loro giornalieri e funzionari, hanno approfittato della situazione per estendere il beneficio a tutti senza distinzione di livello (SAF e NBCR) quantunque non legati alle turnazioni diurne, notturne e festive.

Inutili i commenti, si ricompatta la concertazione.

Viene così stravolto tanto lo spirito per il quale era stata creata l’indennità di turno, ossia il riconoscimento economico del particolare disagio del personale che svolge orario notturno e festivo tramite l’attribuzione di una indennità minima di tre euro, quanto l’applicazione stessa dell’articolo 22. Con il paletto voluto sulla non cumulabilità con altre indennità, prerogativa questa solo del decreto legge e non dell’articolo 48, si penalizza, infatti, quel personale turnista che, in virtù del comma j dello stesso, avrebbe potuto percepire un ulteriore compenso per l’esercizio di compiti che comportano specifiche responsabilità.

La RdB-Cub, ha ribadito di essere disponibile ad aprire un tavolo sull’individuazione di situazioni di particolare gravosità ed incentivarle con una indennità, a patto che venga messo in discussione tutto l’impianto del contratto integrativo, compreso l’utilizzo del fondo unico di amministrazione, ma non ad accomodamenti secondo le esigenze dell'asse amministrazione-sindacato.

Riteniamo che tale incentivazione, oltre a quanto individuato dal tavolo, avrebbe potuto ricomprendere ad esempio i portuali che svolgono servizio a terra, gli autisti di soccorso e quelli di mezzi speciali, i quali si assumono da anni particolari e gravose responsabilità, ricevendo in cambio solo disagi nelle mobilità e nessuna copertura assicurativa per eventuali danni procurati e molte altre figure.

Considerata la disponibilità finanziaria, si poteva incrementare la quota dell’indennità di turno a tutti gli aventi diritto.

Per tutto questo la RdB-Cub non ha firmato l’accordo.

Nessuna preclusione, solamente chiarezza e onestà nei confronti dei lavoratori maggiormente esposti ai rischi connessi agli interventi.

L’accordo voluto è il frutto di una scellerata ma cosciente scelta politico-sindacale.

Per quanto esposto, il ribaltone sull'indennità di turno ha assunto i connotati di una pugnalata alle spalle di tutti quei pompieri impegnati nel gravoso compito di assicurare il soccorso 24 ore su 24.

Dopo le pensioni e la militarizzazione

un altro bel regalo della concertazione

In allegato a questo comunicato nel sito www.rdb115.org il testo dell'accordo firmato dalla Cgil e dai suoi "amici"