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Milano -

In relazione alla nota di risposta del 19/06/09 inerente alla richiesta sui finanziamenti della CMR della Lombardia, nella quale si evidenziava che l’amministrazione centrale aveva concesso, in 5 anni, un ignobile e vergognoso budget di soli 537.109 euro per 10 delle 11 province lombarde, nelle quali risiedono ben 9.032.000 milioni di abitanti  e con un massiccia attività produttiva, anche di rischio rilevante, ricordiamo che mezzi e attrezzature sono stati utilizzati nelle diverse e gravi emergenze alluvionali dall’anno 2000, ed anche nell’emergenza Etna e nel terremoto di Salò (BS) del 2004.

Nel dettaglio specifichiamo i contributi annui:

2005 euro  203.460

2006 euro  66.295

2007 euro 163.628

2008 euro 103.726

per un totale di euro 537.109!

Probabilmente una spesa simile a quella sostenuta per organizzare la festa del 70° del CNVVF e formare le  compagnie d’onore, che hanno distolto dal servizio di soccorso c.a 500 unità operative per un mese inviandole alle S. F. B..

In conseguenza al rientro delle sezioni operative, la RdB ha chiesto al Direttore Regionale, se ha provveduto ad una ricognizione sull’efficienza di mezzi ed attrezzature, ed a una preventiva richiesta di accreditamenti per ricostituire la CMR, dato poteva essere considerata  a malapena efficiente, già prima del sisma a L’Aquila.

Ovviamente, dopo 5 mesi trascorsi in missione in Abruzzo la situazione non può che essere peggiorata.

Nei Comandi sta diventando d’uso comune, che i responsabili di settore, si adeguano alla volontà centrale di comprimere le spese, astenendosi dal chiedere fondi e denunciare carenze e reali necessità. Si sa, se risparmi lo puoi inserire nel tuo curriculum personale e fai carriera, in pratica adeguandoti al volere del responsabile centrale di turno, puoi aspirare a future promozioni, intanto loro hanno sempre una MILANO da BERE  e non  usano le attrezzature e i mezzi.

Auspichiamo che il Direttore trovi il tempo di risponderci, visto il suo peregrinare in comuni dove si inaugurano tendoni e attrezzature della protezione civile… mentre siamo ancora in attesa di risposte formali, su una sua presa di posizione nei confronti del Vice Capo Dipartimento, che con una nota negava la carenza di organico qualificato in tutti i comandi della Lombardia.

Idem per controlli delle autoscale, visto che allo stato attuale a Milano se è aggiunto il fermo di un altro mezzo

Idem per gli istruttori patenti terrestri, visto che il responsabile della formazione nazionale gli aveva promesso (a parole) che avrebbe aperto il “faldone”…

… ovviamente tutto a parole, niente di scritto, forse per non esporsi e non compromettere i rapporti.

Stigmatizziamo questo atteggiamento, di chi è chiamato a rappresentare i Vigili del Fuoco Lombardi, i quali operano tutti giorni, dando sicurezza ai 9.032.000 abitanti, pur avendo una carenza di ca 500 unità di qualificati CR e CS, oltre che di VP sotto la media europea!