COLONNA MOBILE PROVINCIALE ED ORGANIZZAZIONE EMERGENZE LOCALI

La Spezia -

Al Comandante Provinciale VVF La Spezia

Dott. Ing Calogero Daidone



Epc . Direttore Regionale VVF Liguria

Dott. IngTolomeo Litterio.

 



Oggetto: Colonna mobile provinciale ed organizzazione emergenze locali.

 

La presente fa seguito alla nota di questa OS inerente la CM provinciale per la quale il Comando ha risposto in data 23.09.16 con protocollo n° 8085 affermando che provvederà a valutare ogni possibile modifica migliorativa inerenti i mezzi di CM.

Atteso che a tutt’oggi non è stata apportata nessuna modifica all’assetto della CM in termini di automezzi, la scrivente, ribadisce che affrontare il problema della CM solo dal punto di vista degli automezzi risolverebbe solo in parte il problema poiché rimarrebbero invariati tutti gli altri altrettanto importanti e non prescindibili uno dagli altri. Se affrontare le problematiche denunciate sulla CM significa solo sostituire la CA Massif di sezione operativa con la CA 75 (prelevata dal distaccamento di Brugnato dove era destinata ai soccorsi in zona impervia in quanto caricata con attrezzature SAF , senza ODG e senza avvisare i responsabili del settore SAF ) significa che” la strada è ancora lunga e con molti ostacoli”.

Infatti, rimangono ancora da affrontare gli aspetti legati alla logistica ( sezione operativa ed altre )ai caricamenti , alla realizzazione di una pos che affronti le problematiche dei materiali contenenti amianto in calamità e gli aspetti formativi che tengano anche conto delle metodologie USAR .

Appare evidente che per avere una significativo miglioramento di tutti gli aspetti presenti nella problematica della CM, è necessario coinvolgere figure e reparti specifici evitando di coinvolgere unicamente il reparto o le figure che fino a questo momento si sono occupate di CM poiché hanno dimostrato di non sapere rendere partecipe altri con le naturali conseguenze sperimentate da tempo dai lavoratori in occasioni di ogni calamità importante fuori provincia.

La scrivente da tempo denuncia questa disorganizzazione e quanto segnalato dai lavoratori che hanno fronteggiato il sisma del 24 agosto ci dimostra che abbiamo da sempre ragione e non è più accettabile derubricare a forme di ripicca personali quanto USB legittimamente segnala al Comando.

 

Fa paura pensare che se fosse stata richiesta la CM provinciale per il sisma che ha nuovamente colpito alcune zone dell’Italia centrale la sera del 26.10.16 il personale di questo COMANDO che sarebbe dovuto partire in soccorso alla popolazione avrebbe trovato esattamente le solite problematiche che hanno vissuto per il sisma del 24.10.16.

Appare evidente che questa situazione non può essere più accettata, non affrontarla immediatamente significa disinteressarsi del personale e della loro sicurezza .

Ha la concreta possibilità di dimostrare quanto da sempre esterna ai lavoratori di questo comando e cioè che pensa solo al loro benessere. Incominci a dimostracelo affrontando il problema della CM, visto che in altri contesti non ha ottenuto i risultati che si era prefissato .

La stessa mentalità e lo stesso schema organizzativo ( se così si può chiamare perché inesistente) visti per la CM provinciale, è possibile riscontrarli nell’affrontare quelle che sono le emergenze locali ed in particolare quelle che sono precedute d’ allerta come quelle metereologiche.

Non è più tollerabile vedere che in caso di allerta ogni turno organizzarsi come crede in base alla sensibilità del Capo Turno e dei relativi collaboratori.

Non è più possibile vedere richiamare preventivamente personale in servizio e lasciarli a se stessi per tutto il periodo di richiamo.

Non è più possibile che ad oggi non si capisca ancora la differenza tra il fluviale e il SA .

Non è più possibile che i capi turno non dispongano di tabelle aggiornate del personale aventi specialità utili in caso di calamità e, per quelle in cui è richiesto, se sono mantenute.

Non è più possibile pensare di fare a meno di modelli organizzativi che semplifichino notevolmente il lavoro e la risposta operativa alle richieste di soccorso come prevedere, ad esempio, il mantenere caricate sugli appositi automezzi parte delle macchine movimento terra in dotazione, cominciando dalla terna e trovando nel contempo un sistema che scarichi in parte il peso dalle ruote del rimorchio quando fermo ( soluzione utile anche per richiesta CM ).

E’ dimostrato che quando servano queste macchine e tutto il personale è già impegnato, nessuno le può caricare e che comunque le operazioni di carico e fissaggio comportano tempi eccesivi spesso non compatibili con le esigenze del soccorso tecnico urgente come crolli o sospetta presenza di auto sotto a frane.

Non è più pensabile che il Comando non prenda in considerazione la necessità di affrontare emergenze per incendio nei centri storici specie di quelli delle 5 terre vista la presenza di migliaia di turisti.

Non è più pensabile che il Comando non abbia un minimo di pianificazione per quello che da sempre rappresenta uno delle emergenze che stagionalmente interessano questo Comando e cioè gli incendi boschivi d’interfaccia.

Anche per queste problematiche USB VVF SP chiede che vengano affrontate al più presto dal Comando in quanto la continua diminuzioni di risorse e di personale, frutto del famigerato riordino ( firmato da tutti ad eccezione dell’USB), si sta abbattendo sui lavoratori e sulla loro sicurezza.

Con l’occasione si ricorda che la scrivente non è ancora in possesso dei dati richiesti specificatamente alle ore prestate dai funzionari del Comando per i corsi ed esami ex 626 effettuate nel 2015-2016. La scrivente, nell’ottica del rispetto dei ruoli e per le Sue dichiarazioni per le quali tratta alla medesima maniera tutte le OO.SS presenti nel Comando, crede che non avrà nessuna difficoltà a fornici i dati richiesti evitando risposte come quelle di prendere appuntamento con il funzionario incaricato per conoscere quanto richiesto, perché rappresenterebbero la conferma di un mancato rispetto del ruolo di questa OS .

Infine, la scrivente prendendo atto degli spostamenti del personale operativo con la qualifica di CS, evidenzia che si è creato uno squilibrio fra gli istruttori professionali nei turni, creando ulteriori difficoltà al tentativo di riproporre l’addestramento nei turni.

Sicuri di un suo immediato interessamento, il Coordinamento USB VVF La Spezia porge distinti saluti.