Chi soccorre chi ?

Torino -

In questi giorni abbiamo assistito ad un'Italia flagellata dal mal tempo, duramente colpita dalle piogge ed in ginocchio per il suo perenne dissesto idrogeologico. Sono anni che non si fanno più piani di Protezione Civile degni di questo nome. D’altro canto il Dipartimento dei Vigili del Fuoco era impegnato con la sua riforma contrattuale, nel tentativo di militarizzare un Corpo (di fatto con inquadramento Civile) ma con tanto di gradi e saluto!

E che dire della Protezione Civile occupata in operazioni di facciata per salvare questo e quel Governo e nel contempo anche lei impegnata nella sua riforma per trasformare il Dipartimento in una mera SPA!

Tutto questo non ci stupisce più di tanto: tutti quanti sono politici ed ambiscono a lasciare il proprio nome su qualche pezzo di carta (rinnovi di contratti a parte, lì non c’è nessuna ambizione a lasciar traccia).

In questi anni il Dipartimento dei VVF oltre ad aver dedicato energie a questa riforma, ha visto anche i sindacati (gli altri) dichiarare stati agitazione ad arte e tra le rivendicazioni sollecitare pure il regolamento di servizio e quant’altro serva per militarizzare ancora di più i pompieri (tanto poi nei comunicati sindacali sono tutti pronti a disconoscere quanto sostenuto in precedenza)!

Abbiamo i gradi, abbiamo l'inno, abbiamo il nuovo stemma araldico e una serie infinita di medaglie d'oro, ricevute in cerimonie in cui i nostri sindacalisti (compresi quelli non ancora rappresentativi l'anno scorso) si sono rimpinzati a suon di porchetta e vino dei colli! Alla faccia della concertazione!

In tutto questo percorso durato anni, gli unici compagni fedeli del nostro percorso sono rimasti i mezzi di Colonna Mobile: AF\Combi 4x4 immatricolati negli anni 80, ACT90 carro crolli, anche loro degli anni 80, ACT300 e ACT330 o la mitica pala FL10, tutti mezzi della prima repubblica, ma come poteremmo dimenticare il Polilogistico montato su telaio dell'APS.79!

Già a ripensare, ma soprattutto ad usare questi automezzi ad ogni piccola calamità, ad ogni partenza di Colonna Mobile, crediamo che a tutti i pompieri sorga un dubbio: ardua deve essere stata la scelta sulla priorità del nostro Dipartimento tra il soccorso, la revisione della circolare MISA 28 del 91 e l'inno del Corpo. Per fortuna (si fa per dire) che, grazie a questa riforma, a questo comparto, a questa fallimentare equiparazione ad altri, a decidere non siamo noi (i tecnici) ma i Prefetti del Dipartimento che ci comandano.

Perché quanto sopra esposto non sembri una sterile polemica, vorremmo porre l'accento sugli ultimi giorni del 2009 e sull'ondata di mal tempo che ha colpito Liguria e Toscana, nonché sulle scelte operative attuate durante questa ennesima emergenza; che quando fa comodo, fanno riferimento alla circolare MISA n°28 del 1991 e talvolta in applicazione a innovative idee rivoluzionarie che non trovano riscontro in nessun documento del Dipartimento!

Forse è sfuggito a molti, ma nelle richieste giunte ai Comandi attraverso le prodighe Direzioni Regionali, si richiedeva l'invio di personale nelle zone colpite espressamente di unità VVF sommozzatori o del soccorso acquatico!

Perché ci si dimentica cosi spesso che ai Comandi ci sono, anche, degli operatori SAF Fluviali-Alluvionali, in numero sufficiente pronti ad intervenire? Per quali motivi si chiedono solo i sommozzatori e i soccorritori acquatici? Quali sono le finalità di questi provvedimenti che vanno contro ogni razionalizzazione delle risorse presenti sul campo fornendo delle risposte operative limitate al rischio da contrastare?

Alla fine ogni Comando ha inviato, secondo le proprie possibilità interne, il personale che aveva a disposizione; ma questa novità ci ha colpito e non poco.

All'epoca dell'Ing. Colcerasa (oggi rifugiatosi alla Protezione Civile), quando era lui che ricopriva l'incarico di responsabile dell'Emergenza al Dipartimento, proliferarono i SAF e all'interno di tale componente era previsto il Soccorso Fluviale in acque mosse! Per avanzare nei vari livelli SAF superiori all'1B occorre avere il TPSS ed il Fluviale e con questo siamo arrivati a formare personale d'eccellenza quali i SAF2B o meglio gli aerosocorritori. Oggi tutto questo non va più bene! Se per le alluvioni del Piemonte della fine degli anni 90 tutto questo ha funzionato in modo ottimale, oggi alla luce di qualche nuovo Funzionario in carriera e del rispettivo Dirigente in cerca di promozione, siamo passati al Soccorso Acquatico, una nuova figura spacciata come elevazione della professionalità del Corpo ma che nasconde solo la volontà da parte del’Amministrazione di risparmiare sull’assunzione di Specialisti, i Sommozzatori unico personale addestrato e formato per il soccorso in Acqua, ai quali è riconosciuta la specializzazione e l'indennità relativa.

Entrambi i SAF e gli SA indossano una muta in neoprene, l’uno e l’altro vanno in acqua  ed ugualmente percepiscono circa 1350€ di stipendio, hanno solo intrapreso un percorso formativo nettamente differente.

Eppure nella sua drammaticità, tutto questo ci fa sorridere!

Sorridiamo perché mentre noi ci scanniamo su chi è e cosa deve fare, ad accompagnare i media nelle campagne toscane ed apparire in TV, abbiamo visto in primo piano i Volontari del Corpo; forse avevamo finito i Funzionari e Dirigenti del Corpo Nazionale?

Abbiamo lasciato in un parcheggio nel centro di una cittadina 18 Vigili senza la presenza di un Funzionario del Corpo la notte di Capodanno, senza notizie certe e senza avere la minima idea di quello che gli aspettava, la logistica era una palestra.

Ci chiediamo se questo serviva da Spot; i giornalisti venivano e fotografavano i Vigili con il loro bei canotti in vista, Polizia Subacquea e nell’occasione apparivano anche i Carabinieri Subacquei.

Come ha funzionato la suddivisione degli invii, il Centro coperto da Sezioni Operative del Nord, Milano e Torino?

Qualcosa che non và c'è e la cosa ancor più triste è che l’RdB è da sola a denunciarlo!

La sola RdB ha chiesto, il giorno dopo il terremoto in Abruzzo (aprile), di prevedere per l'autunno (2009) un tavolo tecnico al fine di rivedere la circolare 28 che norma le Colonne Mobili del Corpo: questo mentre altri sollecitavano i gradi o l'attivazione degli sms sulla sim ministeriale!

Solo RdB ha chiesto a questo Dipartimento un piano di ammodernamento dei mezzi; nessuno pretende che si vada dal primo concessionario e si cambino tutti i mezzi obsoleti, ma nessuno ci impedisce di condividere un piano di ammodernamento dei mezzi di Colonna Mobile.

A chiusura di questo primo comunicato del 2010 vorremmo porre un quesito: in quante Direzioni Regionali è stato concordato, trattandosi di organizzazione del lavoro, quanto deve essere numericamente il personale VF presente? quanti e chi devono essere impegnati in sala Operativa? Non sarebbe giusto una sorta di rotazione ogni “x” anni, così che si mantenga il contatto con le tecniche e le operazioni di soccorso? Non sarebbe forse opportuno che tutti si ricordino il disagio che si prova a rimaner bagnati per ore ed ore in mezzo alla campagna, in attesa che qualcuno si degni di autorizzarti il cambio? Lo stesso discorso non sarebbe auspicabile per il personale presente presso la sala operativa di Roma? Chi sono e perché ci sono loro? Perché quello piuttosto che quell'altro Funzionario? Quale esperienza operativa hanno? Non è per mancanza di fiducia, ma quando ti trovi con il fondoschiena a bagno dopo 24/28 ore di servizio e dal tuo Comando a 200/250 km di distanza ti dicono che prima di autorizzare il cambio, da Roma vogliono fare un sorvolo con l'elicottero e intanto fuori tira un vento di scirocco che neppure l'uccello Padulo si alzerebbe in volo (altro che un nostro vecchio AB412!!!!), qualche dubbio ti viene su chi comandi chi!

Certo che se avessimo i nuovi gradi sarebbe tutta un'altra cosa……!!!!