CHI HA FIRMATO IL CONTRATTO DI LAVORO NON CONTRATTA
L' 8 febbraio 2018 è stato firmato il DPCM economico - recepimento dell'accordo sindacale per il personale non direttivo e non dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – Triennio economico e normativo 2016-2018. Accade però che per poter pagare gli arretrati ei relativi aumenti, e per colpa di una politica che forse in queste ore formerà un Governo, il DPCM è diventato, giustamente, accordo normativo ed economico senza nessuna normativa al suo interno che tratti tutti quegli aspetti che si discutono, di solito, sui vari tavoli nazionali, regionali e provinciali.
Il DPCM economico, quindi, trasformandosi di fatto nel DPR 41 del 15 maggio 2018, all'art. 9 è costretto a recitare che quanto contenuto nei contratti precedenti che non è in contrasto con quello attuale “è in vigore”. Dice questo proprio perché al suo interno di normativo non ha nulla!
Quindi per effetto del fatto che proprio il DPR 41 del 15 marzo 2018 non ha la parte normativa sono in vigore proprio il CCNQ del 7 agosto 1998, il CCNL quadriennio normativo 1998/2001, il CCNLI del 24 aprile 2002, il CCI del 30 luglio 2002, il CCNL quadriennio 2002/2005 e il DPR del 7 maggio 2008 che USB ha firmato.
Che strana storia: USB non può contrattare, in secondo livello soltanto le economie che sono state già contrattate a livello nazionale e per effetto della mancanza di normativa contratta tutto il resto.
Praticamente USB non può contrattare le economie contenute nell’emendamento fiano che o viene contrattato in una contrattazione di secondo livello oppure finisce nel FUA per effetto della “norma paracadute” – art. 8 del DPR 41 del 15 maggio 2018 (attenzione: che se “l’emendamento fiano” finisce proprio nel Fondo di Amministrazione USB rientra nella contrattazione perché rappresentativa).
Ma allora, cosa succederà, a chi non ha firmato i contratti precedenti all’attuale DPR 41 del 15 maggio 2018?
USB ha chiesto che si apra la coda contrattuale proprio perché riteniamo che comunque l'attuale normativo vigente necessita di migliorie per il bene della categoria. Alla luce “anche” dell'impegno, assunto dalle parti, in data 8 febbraio 2018, che una volta sottoscritto l'economico (il DPCM che USB non ha firmato) di partire speditamente con il normativo.
Naturalmente alla “coda contrattuale” USB, in quanto rappresentativo, partecipa. Ma allora perché hanno voluto firmare un contratto che è una vergogna che scontenta tutti e non toglie la rappresentatività a nessuno? Ma “certi autonomi” che ci guadagnano nella firma di questo contratto senza normativa?
Una cosa è vera: questo contratto proprio non era da firmare! Così ci guadagnavano i lavoratori in termini economici e di diritti e i sindacati in termini di coerenza.