C.ENSURANDO O.RMAI N.ASCONDONO A.VIDAMENTE P.OTERE O.PPORTUNISMO
Stupisce, e non poco, che il bavaglio al Sindacato venga messo non dall’Amministrazione o dalla Politica, ma dal Sindacato maggioritario e massimalista del Corpo Nazionale.
Invece di garantire il pluralismo sindacale e l’ascolto, il “segretarissimo” piagnone ha fatto telefonare a tutti i Comandanti, non ultimo quello di Roma, dall'Ufficio Relazioni Sindacali, nel maldestro tentativo di imbavagliare e impedire che USB e CGIL possano sedere al tavolo sindacale.
Già, peccato che lo stesso “segretarissimo” piagnone si sia scordato quando il Comitato di cui oggi è il maggior esponente non era rappresentativo e, nonostante ciò, partecipava senza mai essere escluso.
Memoria corta? O più semplicemente una comoda amnesia di potere?
Quando un Sindacato non tutela i diritti e le garanzie dei Lavoratori, ma guarda solo a sé stesso, ai soldi e alla sete di onnipotenza, diventa corporazione.
Un Sindacato impegnato solamente a rincorrere la chimera della Polizia come modello di riferimento, dimenticando qual è il vero mandato dei Vigili del Fuoco.
Un Sindacato che, invece di lottare, va a braccetto con l’Amministrazione e con la Politica, riempiendo i social di selfie e sorrisi di circostanza, mentre continua a far finta di difendere i Lavoratori intestandosi il merito di battaglie sindacali intraprese da altri, senza un minimo di compostezza.
Quando non è più in grado di convincere i Lavoratori è abilissimo nel confonderli, spostando l'attenzione su altro; quando non sa argomentare, urla! Quando non riesce più a far presa, minaccia tappando la bocca alle minoranze e usa la forza dei numeri al posto della forza delle idee.
E le lacrime versate del “segretarissimo” piagnone? Sono lacrime che non commuovono più nessuno.
USB rivendica il diritto di rappresentare chi non si inginocchia, chi non si vende, chi non si fa comprare con una pacca sulla spalla, con una promozione di ruolo personale grazie a una firma o con una foto da postare con il potente di turno.
LA DEMOCRAZIA E IL PLURALISMO SINDACALE NON SI CENSURANO.
LA LIBERTÀ DI PAROLA NON SI BARATTA. LA DIGNITÀ NON SI CONTRATTA.
Il Coordinamento Nazionale USB VVF