CE SENTI DA STA RECCHIA O… NON C'È PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE?

Nazionale -

Lavoratori,

il cotton fioc è ciò che serve a taluna dirigenza quando, a fronte di una legittima richiesta, ci si ritrova in un evasione molto flebile di una qualunque richiesta di tutela di un diritto.

Oggi parliamo del diritto di un aeronavigante di conoscere il “valore della sua vita”, in caso di incidente con gli aeromobili.

Ultima, con nota protocollo 100 in data 09/7/2018 qui allegata, questa organizzazione sindacale ha richiesto di conoscere il contratto assicurativo della nostra flotta aerea.

Con un po’ di meraviglia, il 18/7/2018, l’UCSA invia a tutti i Reparti volo una e-mail in risposta alla nostra richiesta. Essa è composta di due allegati. Il primo è il frontespizio del contratto assicurativo unitamente alle 5 pagine di indice e che arrivano a pag. 6 di 65, e il secondo è l’elenco degli aeromobili assicurati, ovvero le pagine da 61 a 63 di 65.

Ci sfugge qualcosa: le pagine da 7 a 60 di 65 che fine hanno fatto?

In tutte quelle pagine sono riportate le varie clausole, come quella di manleva, i limiti di indennizzo, quelle di esclusione, spese rimozione relitto e via discorrendo. Tutte clausole che potrebbero essere pregiudizievoli per l’equipaggio ma che giustamente non si vogliono far sapere… a tal punto che ad oggi, l’equipaggio dell’AB206 che ha subito l’incidente lo scorso anno, ancora non ha ricevuto copia integrale del contratto assicurativo.  

Sembra di esserci imbattuti in quei soggetti per i quali vale la regola che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, perché quanto trasmesso è una emerita presa in giro.

Che qualcuno abbia tanto da nascondere? Che tutto dipenda da quel famoso decreto Brunetta che riconosce alla dirigenza una bella quota percentuale sui risparmi di gestione? Facile fare dei risparmi sul personale operativo che per indole antepone la vita degli altri alla propria e per fare protesta rinuncia a fare straordinario facendo ugualmente funzionare la macchina del soccorso… nel mentre la dirigenza ci mangia a quattro mani.

La presa in giro continua con una successiva e-mail nella quale sono allegati tutti i 52 certificati di assicurazione di ogni aeromobile…quasi a dire, scusate se fino ad oggi tutti gli equipaggi hanno volato sui 52 aeromobili della flotta, SENZA CHE AVESSERO A BORDO IL CERTIFICATO DI ASSICURAZIONE!!!

Quando ogni disposizione riguardante il servizio aeronautico reca nelle premesse visto l’art. 744 e 748 del Codice della Navigazione, non significa che non si debba comunque ottemperare all’ 771 del Regio Decreto 30 marzo 1942 n. 327, altrimenti noto come Codice della Navigazione, di seguito riportato integralmente.

Art. 771 - Documenti di bordo

Gli aeromobili devono avere a bordo durante il volo:

·       a) il certificato di immatricolazione;

·       b) il certificato di navigabilità;

·       c) il giornale di bordo;

·       d) le certificazioni relative alle assicurazioni obbligatorie;

·       e) i documenti doganali e sanitari e gli altri documenti, ove prescritti da leggi e regolamenti.

Gli aeromobili non impiegati in attività di trasporto pubblico sono esenti dall'obbligo di tenere il giornale di bordo.  

Essere autorità aeronautica, non significa fare tutto, ma proprio tutto ciò che passa per la mente del Capo della Baracca o che, in extrema ratio gli si faccia firmare di tutto. Ci sono pur sempre delle regole da rispettare a prescindere, per le quali ci sono delle responsabilità oggettive.

Leggendo il Certificato di Assicurazione, salta subito agli occhi un particolare: l’aeromobile è assicurato per danni a terzi, sono assicurati i passeggeri, sono assicurati i bagagli dei passeggeri e sono assicurate le merci.

Manca una sola voce, l’equipaggio:    NON È ASSICURATO L’EQUIPAGGIO.

Nell’ottica del contenimento della spesa pubblica, adesso assume un particolare significato la nota DCEMER 24046 in data 09/7/2018 nella quale si afferma a chiare lettere che quella ZAVORRA dello specialista vvf nativo, in realtà è un semplice passeggero e non più parte effettiva dell’equipaggio.

Per fugare ogni dubbio, non sarebbe meglio trasmettere tutte le pagine mancanti?

Come immagine di questo comunicato abbiamo usato il volto di un ciuchino e, partendo dal presupposto che un ciuchino potrebbe essere colui che ignora e non pretende i propri diritti, a questo punto ci chiediamo: chi è il vero ciuchino?