CATASTROFI O TRAGEDIE ANNUNCIATE?

MORTE, DISPERAZIONE O BUSINESS EMERGENZIALE?

Nazionale -

I pompieri, un anello debole del sistema di Soccorso, colpito da trasformazioni lontane dalla protezione dei cittadini e del territorio, sono analizzati dalla politica come spesa e non come bene sociale.

Siamo arrivati a un punto “zero” dove le strade da percorrere sembrano essere senza ritorno.

La classe politica deve abbandonare il profitto applicato alle catastrofi, dove i fiumi di soldi pubblici prendono vie poco chiare e incontrollate.

Serve in Italia una vera “Commissione grandi rischi” dove la parola d'ordine non è la gestione ma la prevenzione,previsione,salvaguardia e protezione, dove i Vigili del Fuoco devono essere presenti.

Inutile rincorrere un problema senza mai risolverlo, le finanze pubbliche spese nelle emergenze devono essere di insegnamento, senza un piano di prevenzione nel nostro paese con seri investimenti continueremo a sprecare soldi pubblici in un vortice emergenziale inarrestabile.

I Vigili del Fuoco devono entrare di diritto, come richiama la legge 225, nella Protezione Civile, creando così un organo dove le forze presenti possano lavorare in sinergia e mai più in competizione.