CARENZA AUTOSCALE PRESSO IL COMANDO DI ROMA E REVISIONE CIRCOLARE DCEMER 9153 DEL 27.07.2015
Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Laura LEGA
Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Fabio DATTILO
Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all'oggetto, vuole portare all’attenzione di Signori Dirigenti in epigrafe la difficile situazione che quotidianamente vive il Comando di Roma con la gestione dei mezzi speciali ed in particolare con le autoscale. Facendo un’analisi approfondita notiamo che il territorio della Provincia di Roma è servita, ormai da troppo tempo, da solo cinque autoscale, e di queste, solo due all’interno del perimetro del Grande Raccordo Anulare. Ricordiamo che il territorio del solo Comune di Roma potrebbe accogliere al suo interno le sette più grandi città italiane. Non tenendo conto della forte densità abitativa, delle sedi istituzionali e degli edifici di grande altezza che sul suo territorio insistono.
L’area romana era servita, da tempo immemore, da cinque autoscale: Centrale, Nomentano, Tuscolano II, E.U.R. e Prati; a cui si aggiungono altre tre sul territorio provinciale: Ostia, Pomezia e Civitavecchia.
Dopo l’emanazione della Circolare DCEMER 9153 DEL 27.07.2015 il Comando di Roma ha visto una continua e costante sottrazione delle autoscale, che ricordiamo, sono un ausilio fondamentale per il soccorso tecnico urgente. La circolare stabilisce che “i criteri che si espongono hanno, esclusivamente, l’obiettivo di agevolare e rendere rapido il processo decisionale del CON nella movimentazione delle risorse”. Ciò significa che il numero di cinque autoscale non deve venir considerato come numero massimo di mezzi presenti, ma bensì il numero minimo, che deve giocoforza verificarsi in situazioni di gravi necessità emergenziali. Queste tabelle ormai da troppo tempo vengono liberamente interpretate e lasciano il Comando sguarnito di autoscale. Allo stesso modo l’attività di soccorso diviene più lenta e meno efficiente, esponendo ad inevitabile usura e continue avarie questi automezzi che percorrono quotidianamente un numero elevatissimo di kilometri. Contestualmente il carico di lavoro per gli operatori aumenta in maniera significativa e di pari passo il numero di incidenti e di infortuni, dovuti anche all’ormai consueta mancanza delle ceste di salvataggio. Per i motivi sopra riportati chiediamo che il numero di autoscale, sotto il quale il Comando Provinciale di Roma non può scendere, sia elevato ad otto e che contestualmente vengano assegnate congrue risorse per la manutenzione e la riparazione delle stesse affinché si possa garantire alla popolazione un servizio di soccorso all’altezza. Certi di un vostro interessamento e vista l’importanza dell’argomento rimaniamo in attesa di un cortese cenno di riscontro e disponibili ad un incontro.
il Coordinamento Nazionale USB VVF