Brutta pagina di democrazia nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco!
Norme bavaglio di una gravità senza precedenti
Lavoratori,
quello che è avvenuto all’interno del Corpo nazionale, nei nostri posti di lavoro, ovvero la negazione della libertà di divulgazione e di informazione, potremmo definirlo un episodio senza precedenti di espressione autoritaria. Del resto questo è il risultato della riforma subita dal Corpo dei VVF a dispetto e al contrario di quanto, amministrazione (prefetti) e OO.SS che si sono fatti amministrazione, hanno sempre rappresentato.
Abbiamo chiesto una sala per un’assemblea con i lavoratori nel Comando provinciale di Roma e per presentare, nell’occasione, il libro “POTERE ASSOLUTO - la Protezione civile al tempo di Bertolaso”, di cui l’RdB ha partecipato alla stesura. Il Dirigente provinciale per autorizzare la sala si rivolge al Dipartimento, il quale aggrappandosi agli specchi nega la sala sulla base di una circolare mai pervenuta e mai trasmessa. Una circolare che parla di tutt’altra cosa e cioè di come si deve rappresentare il Corpo nazionale in caso di iniziative istituzionali! PECCATO CHE IN TUTTI GLI ALTRI COMANDI LA STESSA RICHIESTA SIA STATA (giustamente) AUTORIZZATA!
A parte le ...azzate di appellarsi a circolari fantasma o non attinenti alla questione il problema reale è che si è aperta una bruttissima – ma veramente brutta – pagina all’interno dei nostri posti di lavoro, ossia la violazione dell’autonomia dei Dirigenti che vengono sottoposti a continue prevaricazioni dai vari prefetti. Nel caso in questione imponendo dei diktat.
Da qui si spiega, forse, il modo in cui avviene l’individuazione di alcuni Dirigenti, del CNVVF della serie: o stai alla pecora o non servi allo scopo! Quelli non allineati per onore di cronaca hanno sempre la valigia pronta, fanno il giro dei Comandi italiani come la sporcizia, i liquami maleodoranti nelle reti fognarie.
Questo divieto ha tutta l’aria di quel tintinnio di manette (!) che prima ci mette il bavaglio rispetto la possibilità di parlare con i lavoratori su cosa succede, in questo caso nell’ambito della Protezione civile, e poi più in generale sulle politiche economiche e sociali di questo governo.
Ciò che emerge da questo diniego è evidente: il Dirigente provinciale di Roma è un mero esecutore di ordini del Dipartimento. Un Dirigente del Corpo oggi svolge un ruolo svuotato della sua autonomia decisionale, piegato alla prepotenza dei prefetti.
Che dire poi della figura del Capo del Corpo! Un altro “Ingegnere”! Che ha sottoscritto il diniego su indicazioni dell’ufficio dei prefetti, manco si dovesse trattare di divulgare questioni segrete.
Stiamo infatti parlando di un libro di dominio pubblico, in vendita in tutte le librerie. Non siamo in presenza di privacy violata, comunque sia, i Vigili del Fuoco vanno saziati a pane e censura, nonostante siano la struttura portante della Protezione civile.
Tale testo costituisce occasione per l’apertura di un dibattito che consentirebbe di mettere in luce vicende importanti per la nostra attività lavorativa e il formarsi di un libero e corretto giudizio in ordine a cosa oggi è diventato il sistema PROTEZIONE CIVILE.
Ecco perché durante l’assemblea si era pensato di presentare il libro: per meglio evidenziare come la RdB da anni si batte per una struttura di Protezione civile all’altezza del suo compito, con in testa il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
Ora a questo punto occorre innalzare il livello di attenzione di tutti i lavoratori VV.F. ed anche della nostra società che sono i più colpiti da misure coercitive (ccnl previdenza, militarizzazione, obblighi..) dove i manovratori non devono essere disturbati.
La presentazione si farà comunque presso il centro congressi Cavour – Roma.
Quello che invece chiediamo alla categoria intera è una riflessione generale sulla difesa di valori così centrali, che riguardano tutti, al di sopra di qualsiasi schieramento.