BOLOGNA SCENARIO DI SGOMBERI E REPRESSIONE
Ancora una volta i Vigili del Fuoco sono stati usati come “forza” di repressione invece che per il soccorso ai cittadini in una azione di sgombero questa mattina a Bologna, in Via Irnerio 13/15 presso uno stabile abbandonato dalle istituzioni da oltre 10 anni che degli occupanti hanno reso dignitoso.
L’ USB VV.F. da sempre rivendica con la massima determinazione la funzione sociale del corpo nazionale dei vigili del fuoco, un vero e proprio bene comune al servizio della cittadinanza.
Ecco i risultati della militarizzazione dei vigili del fuoco, con la collocazione nel comparto sicurezza insieme ai corpi di polizia e carabinieri, contro cui l’USB da sola si oppose mentre le altre organizzazioni plaudivano a questa gravissima modifica: smantellamento del corpo nazionale dei vigili del fuoco, enorme carenza di personale (un vigile del fuoco ogni oltre 15.000 abitanti), chiusura di presidi territoriali, con l’unico obbiettivo di utilizzare i “pompieri” come ennesimo corpo di polizia.
I problemi della società non si risolvono con la repressione e il famoso “pugno di ferro”. Occorre una politica sociale che ridia dignità alle persone.
Certi prefetti dovrebbero smetterla di farsi “pubblicità repressiva”… l’ordine pubblico va rivolto altrove… bisognerebbe ricordare che il diritto al lavoro e alla casa sono due diritti universali.
Il Coordinamento Nazionale e Provinciale USB VVF esprimono piena solidarietà e si stringono attorno alle famiglie e ai militanti ed attivisti di AS.I.A, che questa mattina a Bologna stanno resistendo alle violente cariche delle forze dell’ordine finalizzate a sgomberare i senza casa che dall’ottobre del 2013 vivono nello stabile di via Irnerio, di proprietà dell’ASL, colpevolmente abbandonato dal 2009 ha rappresentato un rifugio per più di 50 persone, tra cui molti minori, colpite dall’assenza di una politica per la casa nella città. Invece di provvedere a soluzioni che permettessero di affrontare una vera e propria emergenza sociale, l’amministrazione di centrosinistra a guida Pd ha preferito colpire chi in questi anni ha segnalato le gravi responsabilità della Giunta bolognese.
L’assenza di risposte concrete e le scelte del governo Renzi, dirette alla privatizzazione di quel poco che resta di patrimonio residenziale pubblico, non possono che alimentare il conflitto. L’USB e l’AS.I.A. sono impegnate ad allargare e generalizzare le proteste sui temi sociali, a cominciare dalla drammatica questione abitativa, affinché nel Paese si produca una mobilitazione generale in grado di produrre un’inversione di tendenza.
Ai compagni e agli attivisti di Bologna va il sostegno ed il riconoscimento di tutta la Federazione nazionale per il coraggio, la determinazione e la maturità con cui stanno conducendo questa difficile battaglia.