BERLUSCONI COME LO SCERIFFO DI NOTTHINGHAM TOGLIE AI POVERI E AI LAVORATORI PER DARE AI RICCHI E ALLE AZIENDE.
I contenuti delle Deleghe su Fisco e Previdenza, che andranno oggi al Consiglio dei Ministri, svelano fino in fondo il carattere del Governo dei
I contenuti delle Deleghe su Fisco e Previdenza, che andranno oggi al Consiglio dei Ministri, svelano fino in fondo il carattere del Governo dei ricchi.
PREVIDENZA : è evidente l’intenzione di affossare definitivamente il sistema previdenziale pubblico; la scelta della decontribuzione per i neo assunti, infatti, produrrà pensioni da fame e ridurrà fortemente gli introiti degli Enti Previdenziali già provati dal furto della cartolarizzazione degli immobili che serviva a garantire le riserve necessarie al pagamento delle pensioni e delle rendite, mentre regala alle imprese una forte riduzione del costo del lavoro.
La separazione tra previdenza e assistenza torna quindi ad essere una chimera e le aziende, che invocano mercato e flessibilità in tema di assunzioni e licenziamenti, ottengono così pieno sostegno dallo Stato!
A ciò si aggiunge lo scippo del TFR e delle liquidazioni che dovranno andare obbligatoriamente ai fondi pensione,lasciando ai lavoratori unicamente la “scelta” (sic!) del fondo cui affidarsi.
E’ evidente che si tratta di un mezzo regalo a Cgil Cisl Uil che gestiscono i fondi pensione chiusi e un modo per accontentare il mercato, aprendo anche ai fondi aperti l’utilizzo del TFR.
FISCO : Tremonti riesce anche ad infischiarsene della Costituzione Italiana eliminando con un sol colpo la previsione costituzionale della “progressività” del prelievo fiscale rispetto al reddito. L’aliquota unica al 23% per i redditi fino a 200 milioni innalza, di fatto, le tasse ai redditi medio bassi favorendo invece quelli medio alti, l’aliquota del 33% per i redditi superiori ai 200 milioni è un vero e proprio regalo ai ricchi che questo Governo vuole rappresentare.
Ce n’è a sufficienza per cominciare a preparare per Gennaio prossimo un grande SCIOPERO GENERALE di tutto il mondo del lavoro che abbia tra i suoi obiettivi, oltre alla cancellazione della nuova riforma delle pensioni, del TFR e del Fisco, anche il forte NO alla modifica dell’art.18, al Libro bianco di Maroni e allo smantellamento della Scuola e della Sanità pubblica.
Per questo nei prossimi giorni la RdB e la CUB proporranno a tutto il sindacalismo di base, alle RSU, a tutte le organizzazioni del mondo del lavoro che ritengono come noi indispensabile il ricorso ad una forte e generalizzata mobilitazione, di costruire assieme le condizioni per lo sciopero generale.