Banda musicale o banda della magliana?

Ennesima puntata della fiction il “ Ministero dei misteri”, dopo l'incauto acquisto di due aerei Piaggio P180, gli alloggi di servizio dei supermegadirigenti lup man, gran mascal…. di via dei quattro cantoni, la ristrutturazione del CIE di Lampedusa, ed il bar del Dipartimento di via Cavour, si arricchisce di un'altra puntata horror dal titolo: “La banda musicale della magliana”.

Il leitmotiv è sempre quello, un minestrone fatto di inciuci, mancato rispetto delle regole, malcostume, corruzione, complicità e collusione ad ogni livello e per gli onesti che si ribellano, giù minacce, ricatti, intimidazioni, vessazioni di ogni genere, mobbing e pure furti.

Non esistono parti sane, il marcio ha pervaso ogni livello, fino a giungere nei gangli della banda musicale.

Sono circa sessanta gli orchestrali, composti in minima parte da permanenti (10%) ed in larghissima parte da precari. Chi li coordina è un maestro, discontinuo anch'esso, che poi maestro non è, perché non ha il titolo per farlo, ma per chi gestisce la banda musicale della “”magliana”” questo è un dettaglio di poco conto. Tant'è che al sedicente maestro gli si concede come lui stesso afferma: “carta bianca”.

Come il C.T. della nazionale, spetta infatti al lui richiamare i Discontinui, un Discontinuo che richiama i Discontinui, non può che esserne il “selezionatore tecnico”. Gli orchestrali che giungono da ogni parte d'Italia, anche se l'80% è abruzzese così come lo è il maestro guarda caso, - qua si distinguono dalla banda della Magliana perché scendono a gruppo come gli orsi marsicani - e devono essere a Capannelle già al primo giorno di richiamo ed entro e non oltre le 14 pena l'annullamento della missione.

Cosa certo facile per il sedicente maestro che viene da Pescara e per i suoi accoliti abruzzesi molto meno agevole per gli altri che giungono da più lontano, preavvisati spesso con solo un giorno di anticipo.

Al maestro competono tutti gli obblighi amministrativi e burocratici per mettere in sintonia la musica !!!, dai richiami, alla tenuta delle presenze, alla vidimazione dei fogli di viaggio, fino alla firma per le ore di straordinario, preziosissime ore di cui il maestro ne fa ogni qualvolta incetta e che vengono utilizzate a scopo ricattatorio per tenere buoni gli animi. Una carotina !!! che ogni tanto – spesso – finisce nel posto sbagliato dei componenti !!

Chi gerarchicamente si colloca sopra il maestro se ne lava letteralmente le mani, dall'ing. Mannino che riferisce: “se non vi sta bene quella è la porta”, fino al capo del Corpo l'ing. Pini che informato sulla questione la derubrica come “scocciatura”.

Ovviamente il tutto è reso più facile dalla mancanza di regole, di controlli e dal totale disinteresse dei vertici del Corpo. Questo almeno nei fatti, perchè poi sul sito istituzionale: www.vigilfuoco.it/aspx/page.aspx , tutto questo non viene rappresentato anzi, si descrive una banda composta a differenza degli altri appartenenti alle altre bande (polizia, marina, aeronautica. etc.), da personale che oltre a suonare svolge servizio operativo! Insomma l'ennesima boutade di un Corpo devastato dai suoi amministratori che deve dare un'immagine di sé che non esiste, falsa così come è pieno di falsità il curriculum di alcuni componenti.

Ma questi descritti ne sono purtroppo solo i contorni, la sala prove è inidonea ad assolvere al suo compito, non insonorizzata a dovere ed igienicamente indecorosa, gli strumenti non vengono forniti agli orchestrali che si ritrovano costretti ad acquistarli e manutenerli. L'uniforme non è in dotazione personale e quando qualche componente manca o viene escluso ad insindacabile giudizio da sua eminenza il maestro, essi vengono sostituiti con musicisti non appartenenti a nessun titolo al CNVVF, chiamati in nero, vestiti di tutto punto e camuffati con gli altri, questo è successo nella sfilata del 02 giugno, vi erano 100 orchestrali quando i discontinui della banda non superano i 60, quindi oltre 40 lavoratori in nero che hanno sfilato pur non essendo pompieri con le divise dei pompieri il tutto in diretta televisiva nazionale, lo stesso è successo il 14/10/2012, quando durante un esibizione in un collegio a piazza di Spagna sono stati convocati due fratelli, sempre rigorosamente in nero.

Alla luce dei fatti esposti e che si commentano da soli, la riflessione che ne scaturisce è la seguente: - le centinaia si persone provenienti dalla carriera Prefettizia con cui è stato imbottito negli anni il CNVVF, oltre ad assorbire in maniera preponderante le scarse risorse di cui disponiamo, servono anche per creare gli sfaceli che puntualmente la nostra organizzazione in solitudine denuncia e coprire tutte le malefatte sapendo di essere impuniti??

E pensare che dopo l’accaparramento del corpo nazionale da parte dei Prefetti e l’arroganza dimostrata a Napoli nei confronti di quel sacerdote che li chiamava “ signori “ !!!!! tutto un programma, sono pure chiamati a ricoprire il ruolo di commissario prefettizio nelle giunte comunali sciolte per mafia.