AVVIO CANTIERE NUOVA SALA OPERATIVA
Al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma
Ing. Adriano DE ACUTIS
Alla Comandante Vicaria dei Vigili del Fuoco di Roma
Ing. Biancamaria CRISTINI
Al Dirigente per la Prevenzione e Sicurezza Tecnica e la Formazione
Ing. Piergiorgio D’ELIA
All’Ufficio Centrale Ispettivo
Dott. Paolo DE MARTINO
OGGETTO: AVVIO CANTIERE NUOVA SALA OPERATIVA
Facendo seguito alla nota USB Lett. Prot. RM 20/25 del 26.05.2025, alla quale non è mai stata fornita alcuna risposta, corre l’obbligo di segnalare la grave situazione relativa all’avvio del cantiere per i lavori della nuova Sala Operativa.
Con l’O.d.G. n. 283 del 10.10.2025 veniva informato il personale che i lavori sarebbero iniziati a breve, individuando gli spazi e nominando il referente del Comando, attribuendo a quest’ultimo, unitamente al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, il compito di vigilare sull’osservanza delle disposizioni in materia di sicurezza. Si rammenta che la figura del referente non è prevista in nessun testo normativo, ma bensì occorre riferirsi al Coordinatore della Sicurezza, i cui compiti sono ben specificati dalla norma.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è organo di vigilanza nei luoghi di lavoro e dovrebbe assicurare che tali prescrizioni vengano rigorosamente rispettate, al fine di prevenire incidenti, infortuni ed incendi.
Peccato che questo compito, tanto prestigioso quanto essenziale, risulti del tutto disatteso da chi è preposto alla vigilanza, in palese violazione delle norme contenute nel Titolo IV del D. Lgs. 81/2008 relative ai cantieri temporanei o mobili.
Mancano, infatti, gli adempimenti basilari concernenti la cartellonistica, la delimitazione e l’interdizione dell’area di cantiere, nonché l’esposizione del cartello di “Inizio lavori” previsto dal D.P.R. n. 380/2001 – Testo unico dell’edilizia, indispensabile per garantire trasparenza e correttezza amministrativa, oltre che per individuare le figure responsabili e i tempi di consegna dei lavori.
Nessuna impresa edile operante su beni di proprietà dell’Amministrazione — ma, più in generale, nessuna impresa — può essere esentata dal predisporre adeguate misure di sicurezza. Ne è prova il fatto che nei contratti d’appalto è sempre prevista una quota dei costi della sicurezza, non soggetta a ribasso.
Non è dato sapere se la documentazione obbligatoria, quale il Piano Operativo di Sicurezza (POS) e il Documento di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI), sia stata effettivamente redatta e consegnata.
La normativa in materia di cantieri temporanei e mobili è chiara e per tale motivo non è accettabile che all’interno delle sedi di servizio vengano sistematicamente ignorate le più elementari disposizioni in materia di sicurezza, soprattutto da parte di ditte esterne.
Emblematico è il caso dell’interdizione dell’area di cantiere, attualmente delimitata da un semplice nastro bianco e rosso e da cartelli scritti a pennarello su cartone.
Per tali motivi, la USB chiede di ricevere con urgenza i dovuti chiarimenti e di poter prendere visione della documentazione tecnica e dei progetti relativi alle nuove aree, al fine di evitare il ripetersi degli obbrobri già visti nel recente passato, che hanno rivelato l’inadeguatezza di progettisti, direttori dei lavori ed esecutori.
Non è più tollerabile constatare che interventi edilizi mal realizzati, anziché apportare benefici, si riflettano negativamente sull’ergonomia e sulle condizioni di lavoro del personale, limitandosi a un semplice maquillage che dà solo l’illusione di un miglioramento.
La USB si riserva di segnalare la situazione alle autorità competenti per verificare la corretta esecuzione delle procedure amministrative e, soprattutto, il rispetto delle norme di sicurezza previste dal D. Lgs. 81/2008 che è stato indicato come la migliore applicazione delle direttive europee in materia di sicurezza sul lavoro in ossequio alla Direttiva 89/391/CEE
per il Coordinamento Provinciale USB VVF Roma
Gianluca NETTUNO