AVVICENDAMENTO PERSONALE IN MISSIONE DI SOCCORSO PER MICRO CALAMITA'
Si è svolto presso la Direzione Regionale il secondo incontro del tavolo tecnico per codificare gli avvicendamenti di personale in missione di soccorso per micro calamità.Precedentemente alla riunione l’amministrazione ci aveva inviato una bozza scaturita da un primo incontro con le Organizzazioni sindacali avvenuto 8 luglio (si allega bozza).
In merito alla proposta inviataci come organizzazione sindacale abbiamo prodotto la seguente analisi.
Innanzitutto chiediamo di veder trascritta nella futura disposizione tutta quella parte inserita nella precedente disposizione che regolamentava le micro calamità regionali sottoscritta con l’allora direttore regionale Litterio.
In quella disposizione vi era tutta una fondamentale narrativa che stabiliva i tempi di recupero del personale che rientra dalla missione e le modalità di richiamo.
Non ci convincono le modalità per cui potranno essere previsti il rientro giornaliero di personale nell’ambito del turno diurno di servizio nel caso si verifichino tutte le condizioni di seguito elencate:
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Non ci sia necessità di attività lavorativa notturna;
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Il Comando richiedente le risorse non disponga di sistemazione logistica idonea per un sufficiente recupero psicofisico del personale intervenuto oppure le squadre intervenute siano sprovviste di moduli logistici leggeri MLG1- tende individuali;
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Limitate distanze in ambito regionale che comportino un tempo di viaggio indicativo inferiore a 75 minuti, valutato secondo le piattaforme online di navigazione in uso e a condizione che vi sia la possibilità di mezzi di trasporto collettivo.
Sul punto 2 abbiamo ribadito che non possiamo condividere che i nostri dirigenti provinciali non siano entrati nel merito nella redazione dei vari piani comunali di protezione civile e suggerire agli amministratori locali di mettere in ogni piano comunale redatto (per legge) l’eventuale punto di raccolta per il personale che deve operare nel territorio su micro calamità senza mettere in crisi la nostra struttura con eventuali invii di mezzi ed attrezzature per ospitare per pochi giorni (parliamo di micro calamità) la nostra macchina del soccorso.
Questa eventuale soluzione farebbe anche decadere il punto 3 in quanto di fronte ad una struttura capace di ospitare il personale inviato sulla micro emergenza non utilizziamo mezzi per fare avanti ed indietro dallo scenario emergenziale riducendo i tempi morti di spostamento del personale e meno confusione sui mezzi che in caso contrario sono costretti a fare la spola tra le centrali dei territori limitrofi e la zona dello scenario emergenziale, riducendo anche di molto le spese per garantire questi spostamenti.
Attendiamo la prossima bozza auspicando che i nostri contributi vengano reperiti dalla nostra amministrazione regionale.
Per coordinamento USB VVF Emilia Romagna
Roberto Franca