Automezzi del 3° millennio ... e ROTTAMI degli ANNI 60

Continua l’opera della RdB d’informazione e denuncia sulle carenze di sicurezza delle attrezzature e degli automezzi

 

 

Firenze -

Alla luce degli ultimi avvenimenti crediamo sia giunto il momento non più rimandabile di un’azione sindacale forte sul tema della sicurezza da parte di tutti i lavoratori.

La RdB da sempre attenta sul fronte sicurezza, quella vera misurabile sulla pelle dei lavoratori tutti i giorni e non quella politica d’alchimie su comparti e militari, Ha denunciato i gravi problemi strutturali, riconosciuti anche dalla Iveco Mezzi Speciali, su APS EuroCity le quali, ricordiamo ancora, presentano

- tendenza a rottura delle staffe di supporto sulle quali sono montati i silent-block che sorreggono l'allestimento,

- una serie di fessurazioni sui cerchi in corrispondenza dei bulloni di fissaggio della ruota posteriore gemella esterna da ambo i lati

- fessurazioni anche su talune EuroFire riguardanti i sostegni che collegano la furgonatura allo chassis.

E’ più che evidente che il cedimento di questi supporti, comporterebbe gravi conseguenze per gli operatori VVF e per la cittadinanza. La RdB ritiene emblematico il colpevole silenzio dell’amministrazione centrale, che tuttora non ci ha ancora dato risposte, silenzio ancor più grave poiché, pur essendo a conoscenza dei gravi problemi denunciati, in questi anni non ha mai inviato note informative che le evidenziassero.

Inoltre, come in altri Comandi, anche a Firenze abbiamo chiesto formalmente che siano poste immediatamente fuori uso le autoscale AS Fiat 643 e 684 costruite ormai 35 anni fa. Operazione quanto mai necessaria ed urgente dato che l’Amministrazione Centrale ha commissionato 30 AS 23mt e che a marzo 2003 saranno assegnate ai Comandi, che ne avranno fatto preventiva richiesta.

Questi vecchi automezzi che pur collaudati dalle ASL, la quale certifica conforme il pacco scala e non l’automezzo, sono ormai dei veri pezzi da museo con caratteristiche e tecnologie concepite 40 anni fa, con un impianto frenante di tipo idro-pneumatico da anni non più conforme alle normative CEE recepite dal DM 5/9/1986 le quali impongono ai veicoli oltre le 10 tonnellate di massa totale, un sistema frenante pneumatico integrale con circuito sdoppiato ausiliario che, in caso di avaria dell’impianto principale, interviene automaticamente bloccando l’asse posteriore. Chiunque sia mai salito a bordo di un simile pezzo da museo sa cosa significa la guida a destra durante un soccorso quando si deve per esempio superare un camion che ci precede. Sono poi automezzi che richiedono continue riparazioni in officina e quindi un costo di gestione irrazionale dal momento che l’Amministrazione ha decurtato negli anni i finanziamenti di oltre il 30%. Abbiamo posto anche il quesito se, in caso d’incidente dovuto al cedimento dell’impianto frenante, la polizza assicurativa copra i danni su un automezzo vecchio di 35 anni e non conforme alle norme CEE.

Chiediamo quindi a tutti i lavoratori di assumere consapevolezza sulle condizioni in cui versa il Corpo Nazionale e di sostenere tutte quelle iniziative tese a migliorare le condizioni reali di lavoro denunciando tutte le situazioni che ogni giorno compromettono la salute e la sicurezza degli operatori smascherando chi ci manda allo sbaraglio salvo poi commemorarci con medaglie e con il proprio nome su nuove “caserme”.

Non delegare la Tua sicurezza, scegli di stare dalla Tua parte, sostieni la RdB!!